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5 motivi per fare volontariato in Kenya

Redazione

Dopo mesi di restrizioni per prevenire la diffusione del coronavirus, il Kenya ha deciso che è ora di riaprire le frontiere.


L’ingresso in Kenya è di nuovo consentito, anche se vengono tuttora prese alcune misure per evitare l’aumento dei contagi.


Forse il Kenya non è la prima destinazione che ci viene in mente quando decidiamo di partire per un’esperienza di volontariato. Invece è un Paese che ha tanto da offrire, primi tra tutti i cinque punti elencati in questo articolo.

Però ricordati di chiedere il visto!


1: Fa caldo!


Spesso, quando andiamo in vacanza, ci spostiamo verso i climi caldi. Certo, il volontariato non è solo riposo, ma per un’esperienza indimenticabile anche il clima ha la sua importanza! Il Kenya da questo punto di vista è perfetto.


Fa sempre caldo, ma non troverai mai un’afa insopportabile, come potrebbe accadere invece in alcuni Paesi del Sudest asiatico. Le temperature, in Kenya, oscillano tra i 20 e i 28 gradi Celsius.


Il sole può risultare un po’ forte verso mezzogiorno, quando splende alto nel cielo, ma ti bastano un cappello o berretto e i suoi raggi non ti faranno più paura.



2: Safari!

Il Kenya è famoso in tutto il mondo per i suoi safari. Non solo, i safari sono nati in Kenya, un tempo territorio di caccia molto apprezzato dagli appassionati dell’attività venatoria per la varietà degli animali che ospita.


Oggi vige un divieto di caccia e l’obiettivo dei safari è di permettere ai visitatori di ammirare gli animali selvaggi nel loro habitat naturale.


Spesso i volontari ricevono alcuni giorni liberi durante la loro esperienza: puoi approfittarne per cercare di incontrare i Big Five, i cinque animali più difficili da acciuffare all’inizio del XX secolo, ovvero il leopardo, il leone, il rinoceronte, il bufalo e l’elefante.


Il più difficile da incontrare? Esatto, proprio il leopardo. Ma magari la fortuna ti sorriderà!


3: È un Paese sicuro


A volte pensiamo che i Paesi africani siano pericolosi, ma non è detto che tutti lo siano.

Il Kenya, per esempio, è un Paese sicuro, tanto che ogni anno migliaia di persone lo scelgono come meta per le proprie vacanze.

La sicurezza è ancora più importante se decidi di vivere un’esperienza di volontariato, in cui, molto spesso, occorre rinunciare ad alcuni comfort del nostro quotidiano.


Il clima politico del Paese è relativamente stabile e il governo keniota ha lavorato alacremente per garantire la sicurezza dei viaggiatori stranieri.


Continuano a esserci zone in cui è meglio non andare, come avviene in molti Paesi.

Nel caso del Kenya, è bene tenersi a distanza dall’area al confine con la Somalia, per prediligere esperienze di volontariato che si svolgono in altre parti del Paese.


4: È facile ottenere il visto!

Il Kenya ha recentemente rivisto la propria politica per il rilascio della documentazione di viaggio. In passato era possibile richiedere un visto presso l’ambasciata o l’aeroporto.

Da gennaio di quest’anno, invece, l’unico modo per ottenere un visto Kenya è richiederlo online.

Il Kenya è uno dei primi Paesi al mondo a essersi dotato di un sistema di erogazione dei visti interamente digitale.
Il governo si augura così di migliorare la sicurezza e rendere gli aeroporti meno affollati.

Puoi ottenere il visto compilando il modulo online.

Ti bastano 5 minuti. Dopo aver effettuato il pagamento riceverai il tuo visto tramite mail. Ricordati di stamparlo e conservarlo insieme al tuo passaporto.


5: Natura, animali, animali, natura



Il Kenya ospita parchi nazionali meravigliosi, un’altra destinazione imperdibile per i tuoi giorni liberi. I parchi sono 24, ognuno con un ambiente unico nel suo genere.

Per ammirare branchi di elefanti che vagano liberamente, scegli l’Amboseli National Park.


Nel Lew Wildlife Conservacy troverai una specie protetta di rinoceronti, il rinoceronte nero, mentre nei laghi alcalini del Lake Nakuru National Park vivono grandi stormi di fenicotteri variopinti.


Ti sembrerà di tuffarti nelle pagine dell’atlante degli animali che sfogliavamo da piccoli!




Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.