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Dee Greche: le divinità femminili più importanti nella mitologia greca

Redazione

Siamo abituati a conoscere l’eroismo degli antichi Dei dell’olimpo, ma anche le Dee greche non sono da meno. Ecco le 10 principali divinità femminili della tradizione greca!


Almeno una volta nella vita ci è capito di sentir parlare di dee greche, quelle figure di un’incredibile fascino ed eleganza, ma anche di uno straordinario potere.


Proprio come gli dei dell’Olimpo, la maggior parte delle dee dell’antica Grecia risiedeva nei regni dei cieli sopra il Monte Olimpo e aveva diversi poteri speciali.


Alcune hanno avuto più popolarità rispetto alle altre, ma hanno comunque un significato simbolico e importante che non bisognerebbe trascurare.


Fra le tante, vi proponiamo le più importanti e principali dee greche.


Era


Conosciuta anche come la dea del matrimonio e della nascita, Era è la moglie di Zeus e, per estensione, anche la regina di tutti gli dei.


Essendo la rappresentazione divina del matrimonio, ha sempre mostrato un interesse speciale nel proteggere le donne sposate e nel preservare il sacro legame che si creava quando due anime erano legate insieme nel matrimonio.

Ma le fu particolarmente difficile tenere Zeus per sé.


Era era gelosa delle innumerevoli relazioni extraconiugali che aveva Zeus e non si risparmiava minimamente: nella sua assoluta rabbia e angoscia puniva ciecamente gli altri in nome della giustizia.


La regina degli dei era destinata a rimanere per sempre gelosa e a tramare vendetta sugli interessi amorosi di Zeus.


Nella religione romana la sua figura corrisponde a quella di Giunone.



Artemide


Sorella gemella di Apollo e figlia di Zeus e Leto, Artemide è popolarmente conosciuta come la dea della caccia e dell’ambiente naturale.


Avendo visto tutte le difficoltà che sua madre Lete dovette affrontare per aver generato i figli d’amore di Zeus, Artemide fece voto di praticare castità eterna e rimanere vergine per tutta la sua vita.


Per questo motivo, fu chiamata anche la dea della verginità. Non cedette mai alle avances di altri dei e mortali, ma si dice che alla fine si innamorò del suo compagno di caccia Orione che fu accidentalmente ucciso da Artemide stessa o da Gea.


La sua controparte romana è Diana.


Estia


Estia è probabilmente una delle dee greche meno conosciute. Tuttavia, il suo ruolo è molto importante, in quanto dea del focolare e sorella più anziana dei primi fratelli dell’Olimpo, Zeus, Poseidone e Ade.


Inoltre, fa parte del trio delle dee vergini assieme ad Atene e Artemide, in quanto riuscì a rimanere sempre pura senza mai entrare in unione matrimoniale con un uomo, a seguito di un giuramento con Zeus.


Estia viene considerata la dea del focolare, in quanto simboleggia il calore di casa e la tranquillità in una normale vita domestica.


Nella mitologia romana la sua figura corrisponde a quella di Vesta e diversamente da quella greca, la sua popolarità era più influente, poiché rappresentava l’unione tra le colonie e le grandi città dell’epoca romana.


Atena


Tra le ultime dee greche, ma non meno importanti, vi è Atena, dea della saggezza, del ragionamento e dell’intelligenza.


La sua nascita è abbastanza particolare, dato che spuntò dalla testa di Zeus completamente cresciuta e vestita con un’armatura.


Atena era nota per la sua ferocia in battaglia ma, a differenza di Ares, combatteva per la giustizia e la rettitudine e prendeva parte solo alle guerre combattute per autodifesa.


La portata dell’influenza che aveva sul mondo mortale è evidente dal fatto che la città di Atene prese il suo nome.


Atena viene associata dai romani alla dea Minerva.



Leto

dee greche Leto


Tra le tante amanti, molti sostengono che Leto fu una delle prime e soprattutto preferite di Zeus.

Tuttavia, è più conosciuta per i suoi anni di lotta per la maternità e considerata appunto come dea della maternità.


Zeus e Leto erano profondamente innamorati e Leto diede figli a Zeus molto prima che lui sposasse Era.


Tra i figli più importanti vi sono i gemelli Artemide e Apollo, che con il loro onore, riuscirono a glorificare nuovamente la madre, messa in cattiva luce dalla gelosa Era.


Nella versione romana prende il nome di Latona.



Rea


Nell’era dei Titani, Rea è sicuramente una delle divinità più popolari, in quanto moglie di Crono e madre della prima generazione di divinità dell’Olimpo: Estia, Ade, Poseidone, Era e Zeus. Per questo motivo, spesso è anche chiamata madre degli dei.


Questo suo titolo rafforzò ulteriormente quando ingannò Crono, il quale – avendo una totale paranoia che i suoi figli potessero detronizzarlo – decise di divorare ogni singolo neonato.


Per porre fine a questa follia e salvare i propri figli, Rea fece ingoiare una pietra al marito al posto di Zeus quando nacque e in questo modo Crono finì per vomitare tutti i bambini che aveva ingoiato.


Rea è assimilata dai Romani a Opi, dea dell’abbondanza e sposa di Saturno, e a Cibele, un’antica divinità anatolica.



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Afrodite


Afrodite è la dea della bellezza, dell’amore e del desiderio. Oltre alla sua stupefacente bellezza, aveva anche il potere di accendere l’amore e il desiderio tra gli dei, i mortali e persino gli uccelli e le bestie.

È nota per essere la figlia di Zeus, anche se le storie dietro la sua nascita variano.


Preoccupato che il suo fascino potesse suscitare un sacco di inutile confusione tra gli dei, Zeus la fece sposare con Efesto, il leggendario artigiano dell’Olimpo.


Ma questo non le impedì di avere una storia d’amore non troppo segreta con il dio della guerra, Ares.


I romani la identificarono con la dea Venere.


Nemesi


Come suggerisce il nome stesso, Nemesi era la dea del castigo: eseguiva il giudizio e infliggeva punizioni a coloro che commettevano il male contro gli altri o accumulavano una fortuna che non meritavano.


È conosciuta anche come dea della vendetta e colei che stabiliva un equilibrio tra la felicità e la miseria: il suo lavoro assicurarsi che non ci fosse né troppa felicità né troppo dolore.


Non ha una corrispettiva nella tradizione romana, ma ereditò l’ora Diche come dea della giurisdizione.



Demetra

dee greche Demetra



Demetra è una delle più importanti figlie di Crono e Rea e rappresenta la dea del raccolto e del grano.


Anche se fu una delle prime divinità dell’Olimpo, prese una strada molto diversa dagli altri suoi simili: rifiutò di essere confinata nei regni del Monte Olimpo e andò nei templi a lei dedicati dai suoi seguaci.


Ha sempre avuto un notevole seguito tra i mortali, poiché aveva il potere di benedirli con ricchi raccolti e creare stagioni favorevoli.


È la madre di Persefone e quando Ade rapì la figlia, Demetra cadde in uno stato di profonda tristezza e dolore, facendo appassire e morire le piante.


Da quel momento in poi, ogni volta che Persefone partiva per gli inferi, la stagione dell’inverno cadeva nel mondo dei mortali; il ritorno di Persefone a Demetra segnava invece l’inizio della primavera.


Nella mitologia romana la sua figura corrisponde a quella di Cerere.


Ebe


Ebe è la figlia più giovane di Zeus ed Era ed è considerata la personificazione divina dell’eterna giovinezza e bellezza. Non a caso, anche il suo stesso nome significa “giovinezza” e si dice che potesse restituire la giovinezza anche agli anziani.


Il suo ruolo sul monte Olimpo era quello di servire il nettare, che rendeva gli dei dell’Olimpo immortali, ma svolgeva anche faccende quotidiane meno considerevoli, come essere l’ancella di Era e persino preparare il carro reale.

Più tardi sposò il popolare semidio Ercole ed ebbe due figli con lui – Alexiares e Anicetus.


La dea corrispondente nella mitologia romana è Iuventas.



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Fonti: Ancient History Lists

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.