Simboli della Francia: gli emblemi e le allegorie della cultura francese 1 Dicembre 2022, 08:51 RedazioneI simboli della Francia hanno contribuito nei secoli a cementare il forte spirito nazionale che ha sempre contraddistinto i francesi. Ecco quali sono i più importanti. Tutti conoscono il galletto, che si trova sulle maglie della nazionale di calcio francese; ma i simboli della Francia sono molti di più ed hanno avuto vite lunghe e complicate, che si intersecano con la storia rocambolesca di questo Paese. Tricolore Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da I’m Nataliia🙋🏻♀️ (@fineart_nat) in data: 13 Set 2019 alle ore 5:05 PDT Come accade per molti Paesi, il simbolo principale della Francia è la sua bandiera, la cui forma attuale è stata adottata nel 15 febbraio 1794, diventando l’ispirazione principale per la creazione del tricolore italiano. I colori delle tre bande verticali sono quelli della città di Parigi, il blu e il rosso, combinati con il bianco della monarchia. Marsigliese Liberté, Égalité, Fraternité Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da sophie (@sophie_wb) in data: 21 Ago 2019 alle ore 6:17 PDTPiù che uno dei simboli della Francia, questo motto rappresenta i valori fondamentali che guidano la nazione francese dai tempi della Rivoluzione del 1789 e, ancora prima, da quando le idee illuministe hanno iniziato a diffondersi in tutto il Paese. La Libertà, che consiste nell’essere liberi di fare qualsiasi cosa non arrechi danno agli altri o ne limiti la libertà. L’Uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, sia nella difesa dei propri diritti che nella punizione dei propri crimini. La Fratellanza, tra i cittadini francesi così come tra tutti gli esseri umani, secondo in principio di solidarietà. Marianna Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Lady A. – Selkie on land 🐚 (@anna.nikolaievna) in data: 15 Giu 2018 alle ore 2:19 PDTMarianna non è solo un simbolo, ma la personificazione stessa dell Francia. La Rivoluzione francese aveva utilizzato varie figure femminili, tra cui la Libertà (famosissima la versione di Delàcruix), ma quella che più di altre è rimasta in auge tra i simboli della Francia è sicuramente Marianna. La donna è ancora oggi rappresentata con il berretto frigio rosso, indossato dai galeotti di Marsiglia che nel 1792 furono liberati dai rivoluzionari. LEGGI ANCHE: 10 Modi di dire francesi per parlare come madrelingua Il Gallo (Coq) Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da BSAB | BRUSH STROKES AND BLING (@brushstrokesandbling) in data: 24 Lug 2018 alle ore 1:24 PDTIl motivo per cui il gallo è diventato uno dei simboli della Francia sembra essere puramente linguistica, e si riferisce banalmente alla parola latina gallus, che significa sia abitante della Gallia che galletto. Questo equivoco è però del tutto incidentale e non riguarda l’animale: i romani infatti, avevano solo preso in prestito la parola Γαλάται (Galatai) che gli antichi greci utilizzavano per identificare le popolazioni celte con cui erano entrati in contatto. Oggi questo animale, che si dice non piacesse a Napoleone, si trova su tetti e campanili (usato come segnavento) o sui monumenti ai caduti. Il Fascio Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Clément Lryr (@clement_lryr) in data: 2 Ago 2019 alle ore 3:16 PDTBen prima che il fascismo si impadronisse definitivamente di questo simbolo di origine romana, il fascio era già utilizzato in Francia (ma anche negli Stati Uniti) per rappresentare la forza e l’autorità dello Stato e delle sue Istituzioni. Già molto usato dagli architetti francesi a partire dall’epoca di Luigi XIII come elemento decorativo dal sapore neoclassico, il fascio, affiancato dal Berretto Frigio, ebbe la sua massima importanza in epoca repubblicana come simbolo di democrazia e ordine sociale. La Marsigliese Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Jess Wheelahan (@birdie_beetle) in data: 19 Set 2019 alle ore 11:00 PDTL’inno nazionale francese fu composto da Claude Joseph Rouget de Lisle nel 1972 come chiamata alle armi per le truppe dell’Armata del Reno, che stavano combattendo contro gli Austriaci. La canzone divenne così popolare tra le truppe volontarie di Marsiglia che prese il nome di Marsigliese. Ironia della sorte: il futuro inno nazionale francese fu dedicato dal suo autore al Generale Nicola Luckner, un bavarese che sarà ghigliottinato meno di due anni più tardi durante il periodo del Terrore. LEGGI ANCHE: Le 15 migliori Serie TV per imparare il Francese Federico FabianiDigital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast. Studio e lavoro all'estero?La tua occasione è dietro l'angolo!Le nostre migliori offerte per l'estero nella tua mail: Lavoro, Stage, Borse di Studio, Concorsi, SVE, Scambi culturali e tanto altro!Iscriviti alla NEWSLETTER di Scambieuropei INVIA