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Ecco una lista di tutti i difetti degli scandinavi, paese per paese

Redazione

Ammirati come modelli di eccellenza e sempre ai primi posti nelle classifiche dei paesi più felici del mondo. Ma quali sono i difetti dei paesi scandinavi? 

 


Attenzione: questo articolo è comparso su Scambieuropei per la prima volta nel 2015 e contiene informazioni relative all’anno 2014 e precedenti. I dati, dunque, potrebbero non essere aggiornati.


 

Negli ultimi anni il mondo è stato sempre più attratto da tutto ciò che è scandinavo, nel senso più ampio del termine, ovvero proveniente dai paesi scandinavi Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda.

 

Lo stile di vita rilassato e felice dei danesi, il popolo più felice del mondo; l’uguaglianza di genere, i romanzi polizieschi e i giganti del mercato globale della Svezia; le scuole finlandesi; il benessere norvegese derivato dal petrolio; la rinascita dell’Islanda dagli abissi del crack economico: il mondo ha sete di queste storie di successo dal Nord.

 

Dopo decenni passati a sognare una vita tra gli olivi e i vigneti, il paradiso terrestre sembra essersi spostato verso Nord, il nuovo ideale paradiso terrestre. Michael Booth, giornalista britannico, ha sposato una donna danese e ha vissuto in Danimarca per più di dieci anni; ammette di aver raccontato ai lettori le meraviglie della Scandinavia, ma ora ha deciso di dire: “Nu er det nok!” Adesso basta!

 

Stufo di arredare casa in stile minimalista, di sfidare il freddo abbellito da cuffiette di lana fatte a maglia, stufo di masticare lacci di liquirizia e pane integrale insipido, ha deciso di togliere dagli occhiali le lenti rosa con cui guardava l’oggetto della nostra infatuazione per scoprire cosa nascondano veramente questi “paesi modello”.

 

Nel 2014 ha pubblicato il libro The Almost Nearly Perfect People – Behind the Myth of the Scandinavian Utopia, presentato in un bell’articolo sul giornale britannico The Guardian.

 

Le reazioni dei lettori a questo pezzo, volutamente provocatorio, sono state molteplici, tanto che personaggi autorevoli degli stessi paesi citati hanno sentito la necessità di replicare alle critiche. Michael Booth ha riassunto in questo articolo le risposte ricevute.

 

Qui di seguito trovate un breve riassunto delle critiche esposte nell’articolo, paese per paese.

 

Danimarca

Bandiera danimarca vivere in danimarca

 

Perché i danesi si posizionano così bene nella classifica delle nazioni più felici? Hanno una buona coesione sociale e un’industria forte. Secondo l’OCSE (organizzazione cooperazione e sviluppo economico), però, lavorano meno ore all’anno di qualunque altro paese al mondo e, di conseguenza, hanno bassi tassi di produttività.

 

Come possono allora permettersi i costosi pasti a base di cereali e le meravigliose cuffie di lana fatte a mano? A quanto pare, per questo hanno il più alto livello di debito privato al mondo (quattro volte quello degli italiani).I danesi nascondono un altro pesante segreto: sono il quarto paese al mondo per impatto ecologico, peggio anche degli USA. Non fatevi ingannare dai mulini a vento, il paese si regge ancora sul carbone.

 

Con i loro stipendi, sesti nella classifica mondiale del reddito, pagano le più alte tasse del mondo: lavorano fino al pranzo del giovedì per pagare le tasse, il restante giorno e mezzo per se stessi. Certo i servizi sono proporzionati alla spesa, vero?

 

In realtà, il sistema di valutazione scolastica PISA (International Student Assesment rankings) ha posto le scuole danesi sotto a quelle britanniche. “Ma almeno i treni sono puntuali!”, potrebbe dire qualcuno. A quanto pare, però, la compagnia ferroviaria nazionale ha dichiarato bancarotta qualche anno fa.

 

L’equa distribuzione della ricchezza è calata. Secondo il recente report pubblicato sul quotidiano danese Politiken, la fetta di popolazione che si pone sotto la linea di povertà è raddoppiata negli ultimi dieci anni. La Danimarca è divenuta una nazione divisa tra la ricca capitale e la provincia, invasa da immigrati, anziani e disoccupati, tra campi e allevamenti intensivi di suini.

 

 

Norvegia

bandiera norvegese

 

La dignità e la risolutezza con cui i norvegesi hanno reagito al brutale attacco di Breivik nel luglio 2011 sono state un esempio per il mondo. Alle elezioni nazionali del 2013, però, il partito progressista, di cui Breivik è stato membro per anni, ha ottenuto il 16% dei voti nelle elezioni nazionali, sufficienti a entrare nella coalizione di governo per la prima volta nella sua storia.

 

Chiedete ai danesi: vi diranno che i norvegesi sono i più xenofobi tra gli scandinavi.

 

Non sono sempre stati così, la chiusura è cominciata con l’improvviso benessere economico derivante dalla scoperta dei giacimenti petroliferi negli anni 70. Come Scrooge, il personaggio di Dickens, si sono aggrappati al loro oro, spaventati da possibili invasori. Sebbene il 2013 abbia registrato un numero record di richieste di asilo in Norvegia, solamente meno della metà dei richiedenti sono stati ammessi, un terzo di quelli che sono stati accettati nella meno benestante Svezia.

 

Per dare i numeri: la Norvegia ha ammesso 5000 persone, la Svezia 9000 siriani, più i richiedenti asilo provenienti da altri paesi. I norvegesi si vantano di utilizzare solo fonti energetiche rinnovabili, ma intanto accumulano il più grande fondo sovrano del mondo vendendo petrolio al resto del mondo.

 

L’antropologo Thomas Hylland Eriksen ha così criticato l’atteggiamento norvegese: “Abbiamo sempre creduto di poter essere parte della soluzione del problema dell’inquinamento globale, con il petrolio siamo diventati parte del problema. Molti di noi negano l’evidenza, accecati dal benessere”.

 

Petromania, il giornalista Simon Sætre lancia un allarme: le potenti lobby del petrolio stanno “isolando e rendendo asociale il paese”. A suo parere, i norvegesi sono stati corrotti e impigriti dai soldi del petrolio: lavorano meno, vanno in pensione prima e restano a casa in malattia sempre più spesso.

 

 

Islanda

Un solo argomento è sufficiente: solo 320.000 persone abitano questo pezzo di terra lanciato ai confini del mondo. I paesaggi, certo, sono meravigliosi, per una vacanza.

 

 

Finlandia

finlandia bandiera

La Finlandia è bella da morire: è al terzo posto per possesso di armi (dopo Stati Uniti e Yemen) e ha il più alto tasso di omicidi dell’Europa Occidentale tra i paesi scandinavi.

 

Il clima? Il paese dei mille laghi è gelido in inverno e infestato di insetti molesti in estate.

 

Da quando il gioiello industriale Nokia è stato inglobato da Microsoft, a trainare l’economia è l’industria della carta, prodotta con i tanti, tantissimi alberi che coprono il paese.Il sistema scolastico, citato come uno dei migliori d’Europa, ha perso terreno nelle ultime graduatorie PISA.

 

Certo, gli incidenti che hanno coinvolto studenti finlandesi negli ultimi anni, come il rogo della cattedrale di Porvoo appiccato da un 18enne e la sparatoria di Jokela (un altro 18enne), non hanno giovato all’immagine della scuola finlandese.

 

A quanto pare, infine, i finlandesi non sono brillanti interlocutori. “Potendo scegliere, preferiamo passare più tempo possibile in solitudine”, ha confessato una finlandese, intervistata da Booth per il libro. Era un’impiegata dell’ufficio del turismo…

 

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Autrice: Camilla Bonetti


Questo articolo è comparso su Scambieuropei per la prima volta nel 2015 e contiene informazioni relative all’anno 2014 e precedenti. I dati, dunque, potrebbero non essere aggiornati.

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.