Rune Norrene: simbologia e significati dell’antico alfabeto germanico 18 Aprile 2022, 11:29 RedazioneLe rune norrene furono il primo sistema di scrittura sviluppati e usati dai norvegesi e da altri popoli germanici furono gli alfabeti runici. Le rune funzionavano come lettere, ma erano molto più che semplici lettere nel senso in cui oggi intendiamo il termine. Ogni runa era un simbolo ideografico o pittografico di qualche principio o potere cosmologico, e scrivere una runa significava invocare e dirigere la forza per la quale rappresentava. Infatti, in ogni lingua germanica, la parola “runa” significa sia “lettera” che “segreto” o “mistero“, e il suo significato originale, che probabilmente precedette l’adozione dell’alfabeto runico, può sono stati semplicemente “messaggio (sotto silenzio)”.Ogni runa aveva un nome che alludeva al significato filosofico e magico della sua forma visiva e del suono per cui rappresenta, che era quasi sempre il primo suono del nome della runa. Ad esempio, la runa T, chiamata Tiwaz nella lingua proto-germanica, prende il nome dal dio Tiwaz (noto come Tyr nell’era vichinga). Si percepiva che Tiwaz dimorasse nel cielo diurno e, di conseguenza, la forma visiva della runa T è una freccia puntata verso l’alto (che sicuramente allude anche al ruolo di primo piano del dio in guerra). La runa T era spesso scolpita come ideogramma autonomo, a parte la scrittura di una parola particolare, come parte di incantesimi lanciati per garantire la vittoria in battaglia.Futharks: i tre alfabeti runiciGli alfabeti runici sono chiamati “futharks” dalle prime sei rune (Fehu, Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raidho, Kaunan), più o meno allo stesso modo in cui la parola “alfabeto” deriva dai nomi delle prime due lettere semitiche (Aleph , Bet). Ci sono tre principali futhark che usano le rune norrene: l’antico Futhark di 24 caratteri, il primo alfabeto runico completamente formato, il cui sviluppo era iniziato nel I secolo d.C. ed era stato completato prima dell’anno 400. Il nuovo Futhark di 16 caratteri, che iniziò a divergere dall’antico Futhark intorno all’inizio dell’era vichinga (750 d.C. circa) e alla fine sostituì quell’alfabeto più antico in Scandinavia; E il Futhorc anglosassone di 33 caratteri, che gradualmente si modificò e si aggiunse all’antico Futhark in Inghilterra. Su alcune iscrizioni, le ventiquattro rune dell’anziano Futhark erano divise in tre ættir (antico norvegese, “famiglie”) di otto rune ciascuna, ma il significato di questa divisione è purtroppo sconosciuto.Le rune norrene erano tradizionalmente scolpite su pietra, legno, osso, metallo o su una superficie altrettanto dura piuttosto che disegnate con inchiostro e penna su pergamena. Gran parte della nostra attuale conoscenza dei significati che gli antichi popoli germanici attribuivano alle rune norrene proviene dai tre “poemi runici“, documenti provenienti da Islanda, Norvegia e Inghilterra che forniscono una breve strofa su ciascuna runa nei rispettivi futhark.Rune norrene: nome, pronuncia e significato.Questa sezione fornisce il segno, il nome, il fonema (suono) e una breve descrizione del significato di ciascuna delle ventiquattro rune che compongono l’antico Futhark.Nome: Fehu, “bestiame”. Fonema: F. Significato: ricchezza.Nome: Uruz, “uro”. Fonema: U. Significato: forza di volontà.Nome: Thurisaz, “Gigante”. Fonema: Th. Significato: pericolo, sofferenza.Nome: Ansuz, “un dio Aesir”. Fonema: A. Significato: prosperità, vitalità.Nome: Raidho, “viaggio a cavallo”. Fonema: R. Significato: movimento, lavoro, crescita.Nome: Kaunan, “ulcera”. Fonema: K. Significato: mortalità, dolore.Nome: Gebo, “regalo”. Fonema: G. Significato: generosità.Nome: Wunjo, “gioia”. Fonema: W. Significato: gioia, estasi.Nome: Hagalaz, “salve”. Fonema: H. Significato: distruzione, caos.Nome: Naudhiz, “bisogno”. Fonema: N. Significato: bisogno, desiderio inappagato.Nome: Isaz, “ghiaccio”. Fonema: I. Significato: sconosciuto (i poemi runici sono ambigui).Nome: Jera, “anno”. Fonema: J germanico, Y inglese moderno. Significato: raccolto, ricompensa.Nome: Eihwaz, “tasso”. Fonema: E. Significato: forza, stabilità.Nome: Pertho. Fonema: P. Significato: sconosciuto. Nome: Algiz (le fonti runiche sono ambigue). Fonema: Z. Significato: protezione dai nemici, difesa di ciò che si ama.Nome: Sowilo, “sole”. Fonema: S. Significato: successo, consolazione.Nome: Tiwaz, “il dio Tiwaz”. Fonema: T. Significato: vittoria, onore.Nome: Berkanan, “betulla”. Fonema: B. Significato: fertilità, crescita, sostentamento.Nome: Ehwaz, “cavallo”. Fonema: E. Significato: fiducia, fede, compagnia.Nome: Mannaz, “uomo”. Fonema: M. Significato: accrescimento, sostegno.Nome: Laguz. Fonema: L. Significato: l’informe, il caos, la potenzialità, l’ignoto.Nome: Ingwaz, “il dio Ingwaz”. Fonema: Ng. Significato: la fecondazione, l’inizio di qualcosa, l’attualizzazione del potenziale.Nome: Othalan, “eredità”. Fonema: O. Significato: eredità, eredità, tradizione, nobiltà.Nome: Dagaz, “giorno”. Fonema: D. Significato: speranza, felicità.Leggi anche:Simboli Vichinghi: i simboli Norreni più importanti e il loro significatoSimboli Celtici: 10 simboli e il loro significatoLe 10 cose strane da fare a Oslo: una guida alternativaCuriosità sulla Danimarca: società, lingua, culturaAlessandra CampanariResponsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile Studio e lavoro all'estero?La tua occasione è dietro l'angolo!Le nostre migliori offerte per l'estero nella tua mail: Lavoro, Stage, Borse di Studio, Concorsi, SVE, Scambi culturali e tanto altro!Iscriviti alla NEWSLETTER di Scambieuropei INVIA