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Working Holiday Visa per lavorare in Nuova Zelanda. Nuove Regole

Redazione

Sogni un’esperienza dall’altra parte del mondo? Oltre ad Australia, Canada e Corea del Sud, perché non prendere in considerazione anche la Nuova Zelanda?


Nazione composta da due Isole, parte dell’Oceania e situata nel cuore dell’Oceano Pacifico, la Nuova Zelanda è un paese di una bellezza unica, con un paesaggio naturale magnifico e suggestivo, lontano dal caos cittadino e dal grigio delle cementificazioni.


Non a caso l’isola è stata scelta come scenografia per la mitica trilogia de “Il Signore degli Anelli” e resta una meta prediletta per tutti i backpackers e amanti della natura selvaggia.


La capitale è Wellington, la città principale dell’isola del nord è Auckland mentre quella del sud è Christchurch, la località più inglese della Nuova Zelanda. La nazione conta soltanto 4 milioni di abitanti, l’atmosfera è quindi pacifica e rilassata.


La Nuova Zelanda è però anche una regione con un mercato aperto e un’economia florida e moderna, alleggerita da una burocrazia snella e veloce. Le opportunità di lavoro per i giovani sono molteplici e il sistema sociale è estremamente meritocratico. In maniera simile all’Australia, la Nuova Zelanda ha bisogno di manodopera specializzata e gli immigranti con le abilità richieste sono sempre i benvenuti. Inoltre, è un ottimo luogo dove imparare o migliorare il proprio inglese e vivere in un ambiente multiculturale.


Così come per l’Australia, per lavorare in Nuova Zelanda occorre un visto temporaneo, e anche qui è possibile usufruire del Working Holiday Visa.





Working Holiday Visa Nuova Zelanda – Che cos’è

Il Working Holiday Visa per la Nuova Zelanda rientra all’interno del programma OPUS Lavoro e Studio nato dall’accordo tra l’isola oceanica e varie nazioni Europee.

Grazie al Visto è possibile studiare per 6 mesi o svolgere lavori temporanei nel settore ristorazione e turismo, fare le pulizie in Hotel/Ufficio o raccogliere frutta nei campi e lavorare nelle fattorie. Il visto ha durata di 12 mesi.


Lo scopo del programma è quello di promuovere la mobilità all’interno della nazione, pertanto tutti i lavori devono essere temporanei e costituire un sostentamento per il viaggio – soggiorno nel territorio. Inoltre, con il Working Holiday Visa potrai frequentare anche corsi di lingua inglese, anch’essi temporanei e della durata massima 6 mesi, presso i numerosi istituti linguistici.


Annualmente non ci sono limiti ai visti per l’Italia ma bisogna comunque rispettare alcuni criteri per essere ammessi.

 


Working Holiday Visa Nuova Zelanda – Come si ottiene

Una quantità illimitata di WHS è disponibile per i candidati italiani. Per richiedere il visto Working Holiday Visa Nuova Zelanda è sufficiente registrarsi sul sito dell’immigrazione compilare il form di richiesta. I tempi di attesa si aggirano intorno ai 29 giorni.



Quanto costa il Working Holiday Visa Nuova Zelanda 

Il costo del Working Holiday Visa Nuova Zelanda è di 455 dollari neozelandesi, da pagare al momento della registrazione attraverso carta di credito. Qui trovi tutte le informazioni sui costi e il processo di richiesta del visto.



Criteri per richiedere il Working Holiday Visa Nuova Zelanda

  • Avere fra i 18 e i 30 anni (inclusi)


  • Essere cittadino italiano e risiedere nel territorio


  • Fare richiesta prima di arrivare in Nuova Zelanda


  • Avere un passaporto italiano valido per l’intero periodo del soggiorno o con validità fino ai tre mesi successivi al vostro ritorno dalla Nuova Zelanda


  • Non avere figli a carico e possedere già il biglietto del volo di rientro o comunque di un volo per lasciare la Nuova Zelanda al termine del visto


Se invece ancora non hai deciso la data di rientro dovrai essere in grado di dimostrare economicamente di poter lasciare il paese alla scadenza del Visto o anche dimostrare, attraverso estratto conto bancario o altro documento, di possedere almeno 4.200 dollari neozelandesi (circa 2500€) per sostenere le spese durante il tuo soggiorno.

Consigliamo di chiedere esplicitamente informazioni al riguardo al momento della richiesta. Non dimenticare di portare con te un certificato medico e di stipulare un’assicurazione sanitaria valida almeno per il periodo di soggiorno.



Working Holiday Visa Nuova Zelanda – condizioni del visto

Ottenuto il visto si potrà soggiornare nel paese come studente (iscrivendosi a un corso di studi della durata non superiore a 6 mesi) e lavorare occasionalmente (fino a 12 mesi) per un periodo complessivo di 12 mesi. È possibile entrare e uscire dal paese a proprio piacimento e ciò non modificherà i tempi e le condizioni del visto in nessun caso.

nuova zelanda clima


Come trovare lavoro

Nella stagione estiva i lavori più gettonati e tuttavia sempre disponibili sono quelli nel settore agricolo (raccolta frutta, lavoro in fattoria). Trovarli è abbastanza semplice, basta solo contattare i vari datori di lavoro (employers) direttamente in Nuova Zelanda e proporsi come raccoglitori. Il sito Pickzn raduna alcuni annunci di ricerca lavoratori per le varie stagioni di fruitpicking

Importante è partire muniti di un curriculum vitae in inglese e consegnarlo di persona nei vari negozi o aziende e attività turistiche.  Inoltre, la prima cosa da fare per gestire i propri introiti è fare richiesta per l’apertura di un conto corrente bancario.


In conclusione

Il Working Holiday Visa Nuova Zelanda è un’ottimo mezzo per scoprire la terra neozelandese lavorando e guadagnandosi il denaro sufficiente per divertirsi in serenità, circondati da tutta la bellezza che può offrire questa splendida Isola!

Altri visti per il Canada e non solo…

Se non pensi che il Working Holiday Visa sia il visto giusto per te, controlla quali sono gli altri visti per il Canada e come richiederli.

Se ti interessa partire per l’Oceania, scopri tutto ciò che c’è da sapere sul Working Holiday Visa Australia, Canada, Corea del Sud















Project designer e manager nel no-profit con esperienza di 5 anni nel campo. Trainer e formatrice specializzata nell’educazione non formale per giovani e adulti e nell’apprendimento interculturale. Appassionata di viaggi e della cucina dei posti che visita, di fotografia, psicologia e sport.