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5 mete turistiche rese famose dai libri

Redazione

Quando si parla di “cultura pop” pensiamo subito ai film e alle serie TV, dimenticando l’impatto che i libri hanno e hanno avuto nel definire gusti e tendenze. E chi l’avrebbe mai detto che anche il turismo sarebbe stato influenzato da alcuni bestseller?

 

Da Romeo e Giulietta a Harry Potter, ecco 5 mete turistiche che devono il loro successo a dei libri

 

 

1) Pacific Crest Trail, USA – Wild, Cheryl Strayed

 

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Wild è un memoriale che racconta il trekking di tre mesi di Cheryl Strayed sul Pacific Crest Trail nel 1995. In un tentativo (riuscito) di guarire se stessa dalla perdita di sua madre quattro anni prima, dalla separazione della sua famiglia e dal suo divorzio, Strayed è partita in solitario, completamente impreparata, per un percorso lungo 4260km, attraversando la California, l’Oregon e Washington.

 

 

La determinazione e resilienza della Strayed di fronte a questo viaggio, pieno di paure e difficoltà, sono state fonte d’ispirazione per molti, che hanno deciso di provare l’escursione a loro volta. Dalla pubblicazione del libro nel marzo 2012 (e l’uscita del film nel dicembre 2014), il numero di escursionisti sul PCT è aumentato

A causa dell'”effetto Wild”, è stato istituito, nel 2015 un nuovo sistema di permessi, limitando il numero di escursionisti sul PCT a partire dal confine messicano. Nella speranza di evitare danni al percorso e ai visitatori, inoltre, sono state diffuse maggiori informazioni su sicurezza, preparazione e pratiche ambientali.

 

 

 

2) Vienna, Austria – Un’ eredità di avorio e ambra, Edmund de Waal

 

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Un’ eredità di avorio e ambra è un’opera di saggistica storica che segue la ricca famiglia Ephrussi a Odessa, Parigi e Vienna in 140 anni di storia. Nel 1938, quando l’Austria fu annessa alla Germania nazista, la famiglia ebrea, proprietaria di una grande collezione d’arte, è espropriata di tutto ciò che possiede, incluso il suo palazzo e le opere d’arte che contiene.

 

Solo una cosa è ignorata dai saccheggiatori nazisti: una collezione di 264 netsuke – sculture in legno e avorio dal Giappone. Una delle cameriere di famiglia nasconde i netsuke in un materasso di paglia e li porta via di nascosto, con la determinazione di restituirli ai legittimi proprietari dopo la guerra. Ora la collezione di incisioni è posseduta da de Waal, autore del libro e discendente della famiglia Ephrussi.

 

 

Un’ eredità di avorio e ambra ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo dalla sua pubblicazione nel 2009. I lettori, affascinati da questa storia, si sono riversati a Vienna per vedere e sperimentare i luoghi descritti nel libro.

Passeggiate guidate organizzate dall’ufficio del turismo di Vienna sono disponibili per coloro che desiderano vedere le ambientazioni cittadine del bestseller, tra cui il Palazzo Ephrussi (sede della famiglia Ephrussi prima che fosse preso da loro dai nazisti, ora un casinò), il Burgtheater e Opera House, Café Central e la sinagoga Stadttempel.

 

 

 

3) Rosslyn Chapel, Scozia – Il Codice Da Vinci, Dan Brown

 

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Come ormai in molti sanno già, Il Codice Da Vinci è un romanzo giallo sui codici nascosti all’interno delle opere di Leonardo Da Vinci, che guidano coloro che li seguono al Santo Graal. Poiché il romanzo, avvincente e di grande successo, è un’opera di finzione che fa molti riferimenti a opere e luoghi della vita reale in Francia e nel Regno Unito, la gente ha iniziato a chiedersi quali parti del romanzo fossero reali e quali immaginate.

 

 

Così, i fan del libro hanno iniziato a viaggiare in massa a Parigi per cercare i simboli nella chiesa di Saint-Sulpice e le opere di Leonardo nel Louvre o a visitare la Scozia per vedere se l’ultimo parente di Gesù Cristo fosse ancora sospeso nella Cappella di Rosslyn.

 

E mentre oggi, al Louvre, si vedono ancora persone che contano il numero di triangoli di vetro sulla piramide rovesciata o che prenotano il “tour del Codice Da Vinci”, il numero di visitatori della Cappella è cresciuto fino a raggiungere l’apice di oltre 176.000 all’anno.

 

 

 

4) Edimburgo, Scozia – Harry Potter, J.K. Rowling

 

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Anche se i film della serie di Harry Potter sono chiaramente responsabili per l’aumento di popolarità di alcune aree nel Regno Unito (Christ Church College di Oxford, il treno a vapore Jacobite in Scozia, ecc.), lo stesso vale per la serie di libri per diversi spot a Edimburgo.

 

Ci sono due caffè in cui JK Rowling ha scritto parti della serie di libri di Harry Potter. The Elephant House, che si autodefinisce, in vetrina, “il luogo di nascita di Harry Potter” e il cui bagno è interamente coperto dai graffiti di Harry Potter, e The Spoon Café, precedentemente Nicholsons Café, che ha affisso una piccola targa sulla facciata dell’edificio che dice: “JK Rowling ha scritto alcuni dei primi capitoli di Harry Potter nelle stanze al primo piano di questo edificio.”

 

 

Il Greyfriars Kirkyard, un cimitero situato molto vicino all’ Elephant House, è un altro posto dove si affollano i fan di Harry Potter . I nomi sulle pietre tombali hanno ispirato alcuni dei personaggi della serie, in particolare Tom Riddle (AKA Lord Voldemort) la cui tomba è spesso ricoperta di fiori e note dai fan. Ultimo, ma non meno importante, The Balmoral Hotel (stanza 552) dove JK Rowling ha scritto l’ultima opera della serie di libri, Harry Potter e i Doni della Morte. La stanza è stata ribattezzata “The Rowling Suite”. Qui, l’autrice ha “imbrattato” un busto di Hermes scrivendo “J.K. Rowling ha finito di scrivere Harry Potter e i Doni della Morte in questa stanza (552) l’11 gennaio 2007. ”

 

 

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5) Verona, Italia – Romeo e Giulietta, William Shakespeare

 

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“Oh RomeoRomeoperché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome! O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi, ed io non sarò più una Capuleti.”

 

Potrebbe non essere un bestseller recente, ma Romeo e Giulietta, il tragico dramma di William Shakespeare del tardo ‘500, ha avuto un effetto incredibile sulla città di Verona, come ben sappiamo. La casa di Giulietta, un edificio del XIII secolo ristrutturato nei primi anni del 1900 appartenuto ai Dal Cappello (I Capuleti), presenta il famoso balcone sotto il quale Romeo promise il suo amore eterno, e dove gli amanti rifiutarono la faida delle loro famiglie.

 

Pagando un biglietto, è possibile visitare la casa e stare sul balcone per rivivere questa scena con la propria dolce metà. Nel cortile della casa, sotto il balcone, si erge una statua bronzea di Giulietta, consumata dalle mani delle centinaia di migliaia di turisti che l’hanno toccata nella speranza di trovare l’amore.

 

 

I visitatori di Verona possono anche visitare la tomba di Giulietta, la casa di Romeo e il busto di Shakespeare, ma la città è andata ancora oltre: l’ufficio del turismo offre l’itinerario guidato lungo 3km “Sui passi di Giulietta“, ma l’attività turistica più esaltante legata a questo personaggio è il Club di Giulietta (Juliet’s Club), un luogo in cui vengono lette e archiviate tutte le 50.000 lettere annuali indirizzate a “Juliet, Verona” da tutto il mondo. E’ possibile visitare l’archivio, rispondere a una lettera, fare il tour, prendere parte agli eventi organizzati e, naturalmente, acquistare souvenir sdolcinati.

 

 

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Tratto da: Matador network

 

 

 

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile