Simboli Alchemici: origine, storia e significato dei più importanti
Simboli Alchemici, quali sono i loro significati, la loro storia e la loro origine? Ecco i più importanti
Che cos’è l’Alchimia?
L’Alchimia è un campo di studi, principalmente di tipo filosofico, praticata in Europa, Asia e Africa da migliaia di anni.
Si pensa che sia nata nei primi secoli Dopo Cristo tra Egitto, Grecia e Impero Romano, diffondendosi poi fino all’India, alla Cina e, a partire dal dodicesimo secolo, all’Inghilterra.
A cosa serve l’Alchimia?
Storicamente gli alchimisti hanno sempre avuto tre obiettivi principali:
- Creare la Pietra Filosofale (una sostanza leggendaria capace di trasformare il piombo in oro e di rendere immortali)
- Creare un Elisir di salute e giovinezza eterna
- Trasmutare i metalli
Lo sviluppo e il miglioramento delle conoscenze scientifiche, in particolare nel campo della chimica, hanno portato tra il 18esimo e il 19esimo secolo al declino dell’Alchimia e a ritenere questi tre obiettivi del tutto irrealizzabili.
Simboli Alchemici: i Tre Primi
I Tre Primi, conosciuti anche come Tria Prima, furono identificati da Paracelso nel 16esimo secolo. Il filosofo svizzero credeva che questi contenessero tutti i veleni che creano le malattie, e che studiando i Tre Primi, gli alchimisti avrebbero potuto imparare a curarle.
Paracelsio credeva anche i Tre Primi definissero l’uomo, e assegno ad ogni elemento una parte diversa dell’umanità.
Mercurio
Mercurio, può essere sia un pianeta che un metallo ma, in entrambi i casi, per l’alchimia è il simbolo che rappresenta la mente, così come lo stato che permette di trascendere la morte.
Nell’antichità Mercurio era considerato abile nelle trasformazioni dallo stato solido a quello liquido, così nell’alchimia si credeva potesse passare dallo stato di vita a quello di morte.
Sale
Oggi il Sale è conosciuto per essere il composto di sodio e cloruro, ma gli alchimisti credevano che fosse un singolo elemento.
Tra i simboli alchemici, il sale rappresenta il corpo, così come la materia in generale, nella sua cristallizzazione e condensazione.
Inoltre, il sale è un elemento grezzo, ma che attraverso processi chimici può essere purificato, una purificazione che gli alchimisti ritenevano potesse accadere anche al corpo umano.
Zolfo
Lo zolfo, è la parte maschile attiva, opposta alla rappresentazione passiva femminile del mercurio.
Nell’antichità era utilizzato nella medicina tradizionale dalla Cina, all’Egitto e fino all’Europa. Viene citato sia nella Torah ebraica che nella Bibbia, dove è presente in abbondanza nell’Inferno.
Tra i Tre Primi, lo zolfo rappresenta l’elemento di congiunzione tra il sale (l’alto) e il mercurio (il basso), oltre ad identificarsi con l’anima fra le parti del corpo.
Il simbolo alchemico dello zolfo è solitamente un triangolo posto sopra ad una croce greca; viene a volte utilizzato come simbolo satanico.
Simboli Alchemici: I quattro Elementi Classici
I quattro elementi classici dell’Alchimia si basano sulle credenze dell’Antica Grecia, secondo le quali la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua componessero la materia del mondo.
L’alchimista medievale arabo Jabir ibn Hayyan fu però il primo a connettere questi quattro elementi con l’alchimia.
Aria
Il simbolo alchemico dell’Aria (un triangolo diviso in due da una linea orizzontale) rappresenta la forza vitale, ed è spesso associato con i colori bianco e blu, anche se Ippocrate lo collegava al sangue.
Terra
Il simbolo alchemico della Terra è opposto a quello dell’Aria, rappresenta il movimento fisico e le sensazioni ed è associato ai colori verde e marrone.
Fuoco
Nell’alchimia il Fuoco rappresenta emozioni come la passione, l’amore, la rabbia e l’odio, il suo simbolo è un triangolo con la punta in alto ed è associato ai colori rosso e arancione.
Acqua
L’Acqua è associata al freddo, all’intuizione e al colore blu; come Mercurio, nell’alchimia l’Acqua è considerato un elemento femminile.
Il filosofo greco Talete credeva che fosse la prima sostanza generata al mondo e il suo simbolo alchemico è un triangolo rovesciato verso il basso.
Simboli Alchemici: I sette Metalli Planetari
Questi sette elementi sono tutti metalli, e ognuno di loro è connesso ad un oggetto celeste, ad un giorno della settimana e ad un organo del corpo.
L’astronomia infatti è stata un punto di riferimento importante per la maggior parte dei primi alchimisti, e nell’antichità si credeva che la posizione dei pianeti influenzasse le proprietà dei metalli.
Piccola curiosità: Urano e Nettuno non sono inclusi perché questi simboli alchemici sono stati creati prima dell’invenzione del telescopio, e quindi della scoperta di questi due pianeti.
Piombo
- Corpo celeste: Saturno
- Giorno della settimana: Sabato
- Organo umano: Milza
Stagno
- Corpo celeste: Giove
- Giorno della settimana: Giovedì
- Organo umano: Fegato
Ferro
- Corpo celeste: Marte
- Giorno della settimana: Martedì
- Organo umano: Cistifellea
Oro
- Corpo celeste: Sole
- Giorno della settimana: Domenica
- Organo umano: Cuore
Rame
- Corpo celeste: Venere
- Giorno della settimana: Venerdì
- Organo umano: Rene
Mercurio
- Corpo celeste: Mercurio
- Giorno della settimana: Mercoledì
- Organo umano: Polmoni
Argento
- Corpo celeste: Luna
- Giorno della settimana: Lunedì
- Organo umano: Cervello
Elementi Mondani
Gli elementi mondani comprendono il resto dei simboli alchemici e sono solitamente stati aggiunti in epoche più recenti.
Antinomio
L’Antimonio rappresenta la parte selvaggia e animalesca della natura umana, il suo simbolo alchemico è un simbolo femminile rovesciato e a volte è rappresentato come un lupo.
Arsenico
In alchimia l’Arsenio è spesso rappresentato da un cigno, questo perché è un metallo capace di trasformare la propria apparenza, proprio come un anatroccolo che diventa cigno.
Magnesio
Tra i simboli alchemici, il Magensio è uno dei vati che rappresentano l’eternità dato che non gli incendi causati da questo materiale non possono essere estinti facilmente.
Fosforo
Il Fosforo era un elemento molto importante per gli alchimisti, dato che ha l’abilità di catturare la luce; per questo è il simbolo che rappresenta lo spirito.
Platino
Gli alchimisti credevano che il Platino fosse una combinazione di oro e argento, per cui il suo simbolo alchemico è l’unione di questi due.
Potassio
Il Potassio Potassium si trova in natura come elemento, ma gli alchimisti utilizzavano il Carbonato di Potassio nei loro esperimenti.
Zinco
Gli alchimisti bruciavano lo Zinco per creare l’Ossido di Zinco, che loro chiamavano “lana filosofale” o “neve bianca“.