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Lingue Antiche: 10 lingue che hanno resistito ai millenni

Redazione


Tipicamente si chiamano lingue antiche le lingue nate prima del quinto secolo a.C. e che ci sono pervenute attraverso dei reperti scritti e testi che ne attestano l’esistenza.


Molte di queste lingue antiche non sono più parlate oggi ma fungono da base di molte lingue che si sono sviluppate successivamente o vengono studiate per approfondire la storia dei popoli che le parlavano.


Ecco allora una lista di 10 lingue antiche da scoprire in ordine cronologico, dalla più vecchia alla più recente!


Le dieci lingue più antiche del mondo, in ordine cronologico

Tamil


La lingua tamil è riconosciuta come la lingua esistente più antica del mondo ed è la lingua più antica della famiglia dravidica, che comprende alcune lingue native dell’India meridionale e orientale.


Il tamil è la lingua più parlata nello stato del Tamil Nadu ed è anche una delle lingue ufficiali dell’India. I ricercatori hanno trovato iscrizioni in tamil risalenti al III secolo a.C.


Questa lingua si è sviluppata almeno 5.000 anni fa ed è attualmente parlata da oltre 78 milioni di persone in India, Sri Lanka, Singapore e Malesia.


Sumero


La lingua sumera è la più antica lingua scritta che ci sia pervenuta. Attestata per la prima volta intorno al 3100 a.C. nella Mesopotamia meridionale, fiorì durante il terzo millennio a.C.


Intorno al 2000 a.C., la lingua parlata comunemente passò dal sumero all’accadico, ma continuò il suo uso come scrittura sacra quasi fino all’inizio dell’era cristiana.


Il sumero non si estese mai molto oltre i suoi confini originali nella Mesopotamia meridionale.

Il piccolo numero dei suoi madrelingua era del tutto sproporzionato rispetto all’enorme importanza e influenza esercitata dai sumeri sullo sviluppo della Mesopotamia e di altre antiche civiltà in tutte le loro fasi.

Egizio


L’egizio è probabilmente la più conosciuta tra le lingue antiche al mondo per la sua bellezza e i misteri che ha celato dietro i suoi simboli per molti secoli.


La prima frase completa conosciuta in egizio antico è del 2690 a.C. circa, il che la rende vecchia di almeno 4700 anni.


Sebbene la lingua egizia in generale non sia più parlata quotidianamente almeno dal quarto secolo d.C., tecnicamente è in uso ancora oggi.

Infatti la lingua che discende dall’antico egiziano che sopravvive oggi si chiama copto ed è usata principalmente come lingua liturgica della Chiesa copta ortodossa di Alessandria e della Chiesa copta cattolica.


Il copto era la lingua più parlata in Egitto fino alla fine del XVII secolo d.C. fino a quando non fu sostituita dall’arabo egiziano. Solo una manciata di persone oggi parla correntemente la lingua copta.


Ebraico


L’ebraico è la lingua che rientra nel ramo semitico della famiglia linguistica Sami-Hami. La lingua ebraica ha circa 3000 anni.

Attualmente è la lingua ufficiale di Israele, in cui si è portata avanti un’opera di recupero completo della lingua ebraica.


La comunità ebraica la considera una “lingua santa” in cui è scritto l’Antico Testamento della Bibbia.


La lingua ebraica è scritta nella scrittura ebraica che va letta e scritta da destra a sinistra. Gli studi sull’ebraico sono oggi relativamente popolari nelle università occidentali.



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Cinese antico

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Con oltre un miliardo di parlanti, il cinese è la lingua più parlata al mondo ed è una delle più antiche.

Caratteri cinesi sono stati trovati su ossa di bue e gusci di tartaruga risalenti alla dinastia Shang, il che significa che la lingua ha almeno 3.000 anni e forse è ancora più antica.


Esistono molte varianti del cinese, anche se il mandarino è il più comune.

Queste variazioni sono comunemente chiamate “dialetti“, ma suonano abbastanza diverse l’una dall’altra e sono spesso classificate come lingue separate dagli studiosi.


Poiché i dialetti condividono la stessa scrittura e ortografia, parlanti di dialetti diversi possono comunicare facilmente attraverso la scrittura anche se non riescono a capirsi quando parlano.


Sanscrito


Il sanscrito è stato chiamato “il linguaggio degli dei“, non solo perché è il linguaggio dei Veda (i testi sacri dell’induismo), ma anche per la sua bellezza e complessità.

È emerso intorno al 2000 a.C. e un tempo era ampiamente parlato nell’Asia centrale, meridionale e sud-orientale.


Purtroppo, si stima che oggi in India ci siano solo due milioni di parlanti sanscrito, nonostante sia un atto un recupero della lingua dentro e fuori dall’India.


Poiché il sanscrito è la radice di molte lingue indiane, come l’hindi e il bengalese, conoscere il sanscrito può aiutare a capire anche queste lingue.


Lingue antiche occidentali

Greco Antico

lingue antiche greco


La lingua greca risale al 1300 a.C. circa. Il greco antico sopravvive non solo nella lingua parlata in tutta la Grecia, nelle isole greche, in Turchia e a Cipro oggi, ma anche in altre lingue occidentali.


Secondo recenti studi il 60% delle parole inglesi ha radici greche o latine. Mentre se si analizzano le parole del lessico scientifico specializzato, questo sale al 90 percento.


Sebbene il latino non sia più la lingua madre di nessuno, sopravvive nelle moderne lingue romanze. Il greco, invece, è parlato da 12 milioni di persone ancora oggi.


Inoltre il greco è stato studiato per secoli non solo in occidente per studiarne la filosofia, la cultura, la storia e la letteratura, che hanno contribuito a creare l’identità culturale occidentale.


Basco


Il basco è parlato al giorno d’oggi soltanto dalla popolazione residente nei Paesi Baschi, tra Spagna e Francia.


Tuttavia, è completamente estraneo al francese e allo spagnolo o a qualsiasi altra lingua del mondo e nessuno è ancora riuscito a scoprirne l’origine.


I linguisti hanno analizzato per secoli le radici di questo misterioso linguaggio, ma nessuna delle teorie è stata in grado di spiegarne l’origine.


Una cosa che è chiara è che il basco esisteva in Europa molto prima dell’arrivo delle lingue romanze ed è sopravvissuto per secoli in piccole zone dell’area basca.


Latino


Originariamente parlato da piccoli gruppi di persone che vivevano lungo il basso Tevere, il latino si diffuse con l’aumento del potere politico dei romani.


Si è esteso prima in tutta Italia e poi in gran parte dell’Europa occidentale e meridionale e nelle regioni costiere del Mediterraneo centrale e occidentale dell’Africa.


Le moderne lingue romanze (italiano, francese, spagnolo, rumeno, portoghese) si sono sviluppate dal latino parlato di varie parti dell’Impero Romano.


Durante il Medioevo e fino a tempi relativamente recenti, il latino era la lingua più usata in Occidente per scopi accademici e letterari.


Arabo

lingue antiche arabo


L’arabo è la lingua usata per scrivere il Corano, ed è quindi una lingua sacra. Nel mondo l’arabo è oggi parlato da circa 260 milioni di persone.


L’arabo ha molti dialetti ed è l’origine di lingue come l’urdu e il malese. Alcune parole inglesi come zucchero, algebra, alcol ed emiro hanno origini arabe.


L’arabo classico, in cui sono state composte la maggior parte delle opere letterarie premoderne, non è attualmente utilizzato ed esiste ora solo sui testi sacri e sulle opere letterarie antiche.


L’arabo standard moderno, che differisce molto dall’arabo classico a livello stilistico e lessicale, è utilizzato nella maggior parte delle pubblicazioni che vanno dai giornali ai romanzi e nelle trasmissioni formali come notiziari e discorsi politici.


Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile