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Mitologia giapponese: 5 miti e leggende dall’estremo oriente

leggende giapponesi dragone
Redazione

Dalla creazione del mondo al primo imperatore del Giappone, passando per la celebre lepre di Inaba: scopri 5 miti e leggende giapponesi

 

 

Con la mitologia, i popoli antichi hanno cercato di raccontare l’origine del mondo e dare un senso all’esistenza dell’uomo e della natura sulla Terra. Se in occidente abbiamo abbastanza familiarità con i miti greci e romani, non si può dire lo stesso per i miti e le leggende giapponesi.

 

La mitologia giapponese è piena di avventurosi racconti epici uniti a profonde riflessioni sulla vita. Si tratta di storie derivate da antiche credenze popolari che incorporano elementi della mitologia shintoista e del buddismo.

 

I temi ricorrenti della mitologia e delle leggende giapponesi sono divinità, famiglie reali e forze naturali. Gli dei e le dee giapponesi si chiamano kami e – secondo la tradizione giapponese – ce ne sono almeno otto milioni.

 

 

Miti e leggende giapponesi:

1) Il mito giapponese della creazione

universo

 

Il mito della creazione deriva dal Kojiki e dal Nihon Shoki, i più antichi testi della letteratura giapponese pervenuti fino a noi, entrambi risalenti all’VIII secolo.

 

Tutto ha inizio nel caos senza limiti e senza forma di un universo oscuro e silenzioso. Dopo molti eoni, le particelle iniziano a muoversi e creano il suono. Le particelle più leggere si innalzano per formare i cieli, dove compaiono i primi tre dei: le tre divinità creatrici.

 

Le particelle rimanenti cadono e creano una massa chiamata “Terra“, ma ci vogliono molti milioni di anni perché questa si solidifichi. Immediatamente, emergono altre due divinità, questa volta sulla Terra, le quali spuntano da una canna.

 

Seguono molti altri dei, ma non hanno altro da fare che limitarsi a esistere mentre l’universo rimane nel caos. Finché un giorno due divinità, Izanagi e Izanami (“l’uomo che invita” e “la donna che invita”), vengono convocati dagli altri dei e gli viene detto di scendere sulla terra per governare la creazione. Da loro nasceranno le isole del Giappone e altre divinità, che daranno poi vita alla famiglia imperiale giapponese.

 

 

2) Il sole, la luna, il vento

Leggende giapponesi

 

Poco dopo la creazione, Izanami muore durante un parto. Sconvolto, Izanagi fa un viaggio verso Yomi, la terra dei morti, per riportarla indietro. I due si incontrano nell’oscurità più totale e, alla richiesta di Izanagi di seguirlo sulla terra, Izanami decide di chiedere alle divinità del sottosuolo di riportarla in vita. Supplica però Izanagi di aspettarla senza provare a vederla.

 

Quando Izanagi, dopo una lunga attesa, riesce ad accendere un piccolo fuoco, vede il corpo di Izanami in decomposizione e ricoperto di vermi, che erano le divinità del tuono. Allora Izanami, che non voleva farsi vedere in quello stato, caccia Izanagi dal mondo dei morti, piena di collera.

 

Questi torna sulla Terra e decide di fare un bagno per purificarsi. Da questo suo gesto, nascono nuove divinità, tra cui Amaterasu, la dea del sole; Tsukuyomi, il dio della luna e Susanoo, il dio del vento, delle tempeste e degli uragani.

 

 

3) Amaterasu e la caverna

amaterasu dea giapponese

 

Amaterasu è la dea giapponese più nota, e gran parte della mitologia giapponese racconta della sua rivalità con suo fratello Susanoo.

 

La leggenda giapponese più famosa su Amaterasu è quella della scomparsa del sole. Dopo una violenta lite col fratello Susanoo, Amaterasu, oltraggiata, si nasconde all’interno di una caverna. Questo fa sì che il mondo intero affondi nelle tenebre, e gli spiriti maligni cominciano a vagare sulla Terra.

 

Gli dei provano in tutti i modi a convincere Amaterasu a tornare sulla terra, ma senza successo. Allora la dea dell’allegria, Ame-No-Uzume, si veste di fiori e inizia a esibirsi fuori dalla caverna in una danza erotica.

 

Mentre i fiori cadono dal suo corpo, gli dei maschi ridono a crepapelle. Le risate incuriosiscono Amaterasu, che si sporge dalla caverna per guardare cosa succede. Approfittando dell’esposizione della dea, il dio Ame-no-tejikarao la tira fuori dalla caverna e la luce ritorna nel mondo.

 

Oggi, questa storia della mitologia shintoista viene spesso ricordata negli spettacoli teatrali giapponesi.

 

 

4) La lepre di Inaba

leggende giapponesi lepre di inaba

 

Quella della lepre di Inaba è una delle più famose leggende giapponesi. Narra di una lepre che, desiderosa di attraversare il mare per raggiungere Inaba, riesce a convincere dei coccodrilli ad allinearsi e a usarli come ponte, per poi deriderli per la loro ingenuità.

 

Offesi, i coccodrilli decidono di vendicarsi e strappano la pelliccia alla lepre, che rimane nuda e sanguinante sulla spiaggia. Poco dopo, passano di lì alcuni uomini che assomigliano ai figli del re. La lepre si rivolge a loro per chiede aiuto e uno dei fratelli consiglia alla lepre di lavarsi in acqua di mare e di asciugarsi col vento. Il sale e il vento non fanno altro che peggiorare la condizione della lepre, che giace piangente sulla sabbia.

 

Poco dopo, passa un altro fratello, che, ascoltata la storia del povero animale, consiglia alla lepre di lavarsi in acqua dolce e rotolasi nel polline di tife per far rinascere la sua bella pelliccia. Dopo il trattamento, la lepre premia il fratello, che in realtà è il mago Okuninushi, con una profezia:  sarà lui, e non i suoi fratelli, a sposare la principessa Yakami.

 

Questa antica leggenda giapponese ci parla della giustizia. La lepre ha sbagliato ad ingannare i coccodrilli, ma la vendetta di questi è eccessiva e non corrisponde all’equilibrio del Karma. E’ Okuninushi – venerato come una divinità in alcune parti del Giappone – a riportare l’equilibrio e la giustizi.

 

 

5) La leggenda giapponese dell’imperatore Jimmu

Imperatore Jinmu

 

Jimmu  è il mitico fondatore del Giappone e, secondo la tradizione, il suo primo imperatore. La leggenda narra che fosse diretto discendente della dea Amaterasu (pronipote, per l’esattezza).

 

Sempre secondo la leggenda, Jimmu nacque nel 711 a.C. e morì nel 585 a.C., il che significherebbe che aveva 126 anni alla sua morte. Ci sono poche prove che Jimmu sia realmente esistito. In effetti, gli studiosi oggi credono che, dei nove imperatori leggendari, Suizei – il successore di Jinmu – sia stato l’unico a vivere davvero.

 

Nonostante questa discrepanza storica, questo antico mito giapponese è ancora importante in quanto racconta la storia di come ha avuto origine la Famiglia Imperiale, che esiste ancora oggi.

 

 

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Fonti: Take lessonsJapan PoweredCreation stories, Wikipedia

 

 

 

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile