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4 espressioni idiomatiche inglesi di cui probabilmente non conosci l’origine

Redazione

Le espressioni idiomatiche inglesi vengono usate dai madrelingua con naturalezza in molte conversazioni, quindi risulta sempre utile conoscerle! In questo articolo ti illustreremo l’origine di 4 espressioni idiomatiche inglesi

 

La vera differenza tra chi studia la lingua inglese e chi la parla come un madrelingua sta nell’uso delle espressioni idiomatiche inglesi. Gli idioms sono modi di dire spesso metaforici che vengono frequentemente utilizzati nelle conversazioni di ogni giorno per arricchire e colorare il discorso.

 

Ma da dove vengono queste espressioni idiomatiche inglesi? Come sono entrate nell’uso di tutti i giorni? In questo articolo ti spiegheremo l’origine di 4 espressioni idiomatiche che probabilmente non conosci!

 

 

1- Beat around the bush

Chi di noi non si è mai trovato davanti a quella domanda precisa (del tipo: “ma quando ti laurei?”), così diretta e tagliente,  che sapevamo sarebbe arrivata ma speravamo accadesse il più tardi possibile?

 

Beh, in queste occasioni, quando non si dà una risposta diretta ma ci si gira intorno, restando vaghi, si dice to beat around the bush (lett. colpire intorno al cespuglio). Questa espressione idiomatica inglese è molto simile all’espressione italiana “menare il can per l’aia”

 

Pare che questa espressione idiomatica inglese derivi la sua origine dal lontano Medioevo, quando i cacciatori portavano con sé degli uomini solo perché facessero uscire gli animali dalla foresta. Per farlo, gli aiutanti dei cacciatori picchiavano con un bastone sui cespugli per spaventarli!

 

2- Cool your jets

Quando non vedi l’ora di scartare i regali Natale o di andare a quel concerto che sogni da anni e ti senti smaniosamente impaziente, in Italia diciamo di stare tranquilli e mantenere la calma.

 

In questo gli inglesi sono più creativi e dicono di “raffreddare i jet”! Non se ne conosce bene l’origine, qualcuno sostiene sia una rivisitazione della più classica espressione idiomatica inglese hold your horses, mentre altre fonti riportano che questo modo di dire appare per la prima volta nella serie di romanzi fantascientifici Lensman degli anni ‘50.

 

 

3- It takes two to tango

Non c’è un’espressione equivalente in italiano, ma basta una traduzione letterale per poterla capire al volo: “servono due persone per ballare il tango”. Si usa per dire che quasi sempre – nella buona e nella cattiva sorte – i responsabili di ciò che accade sono sempre più di uno.

 

Questa espressione idiomatica inglese è entrata in uso dopo il successo dell’omonima canzone “Takes two to tango” scritta da Al Hoffman e Dick Manning e pubblicata nel 1952. Ci sono due versioni popolari di questa canzone, una cantata da Pearl Bailey e l’altra cantata da Louis Armstrong.

 

4- Once in a blue moon

Noi diciamo “ogni morte di Papa” e, anche se a prima vista non si direbbe, anche questa espressione idiomatica inglese ha qualcosa a che fare con il clero!

 

Per Blue moon si intende “luna piena”, ma non una qualsiasi, bensì la terza delle quattro lune piene che cadono durante la stessa stagione. Questo fa sì che ogni quattro o cinque anni si verifichino due lune piene nell’arco dello stesso mese. Perché proprio Blue Moon?

 

La parola blue deriva dall’inglese antico belewe, che ha però due significati: blu e tradimento. Prima che il calendario gregoriano fosse riformato, la Chiesa calcolava l’arrivo della Pasqua in base ai cicli lunari e, quando si verificava una luna blu, il clero doveva avvisare la comunità che non si trattava della fine della quaresima – e quindi del digiuno – ma di una betrayer Moon, cioè di una luna traditrice.

 

 

La grammatica, così come le espressioni idiomatiche inglesi, si studiano sui libri, è vero! Ma solo frequentando i parlanti di madrelingua inglese e immergendoti nella loro cultura potrai davvero imparare a contestualizzare gli idioms, capirne il senso e continuare ad apprenderne sempre di nuovi.

 

 

Alessandra Flagiello, ESL – Soggiorni linguistici 

 

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.