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I 9 animali più pericolosi al mondo

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Redazione

Dall’Africa sub-sahariana ai fondali dell’Oceano Pacifico, il mondo è pieno di animali pericolosissimi, anche insospettabili. In questo articolo ne abbiamo individuati 9 che lo sono più degli altri.

 

Malgrado squali e ragni siano i protagonisti assoluti dei film horror e delle fobie più comuni, nessuno di questi animali si aggiudica il titolo di più letale al mondo. Esistono, infatti, creature decisamente più temibili, alcune delle quali dall’apparenza quasi innocua.

 

 

Ecco qui una lista dei 9 più pericolosi:

 

1. Zanzare

 

 

Con una dimensione media di soli 3-9 mm, le zanzare si trovano al primo posto fra gli animali più pericolosi. Questi insetti, infatti, causano ogni anno all’incirca 725 000 decessi all’anno essendo i vettori primari di numerose malattie, fra cui malaria, elefantiasi e febbre gialla.

 

Sono diffuse in tutte le regioni del mondo tranne l’Antartide, con una maggiore concentrazione nelle zone tropicali. Attratte dalla temperatura corporea e dalla CO2 che emettiamo, le zanzare contraggono il virus da organismi infetti e sono in grado di trasmetterlo attraverso la puntura.

 

E’ consigliabile, pertanto, munirsi di strumenti di prevenzione, come zanzariere e repellenti.

 

 

2. Mosca tse-tse

 

 

Questo piccolo insetto si trova nelle zone sub-sahariane e, malgrado le sue dimensioni, risulta decisamente pericoloso a causa di un parassita che diffonde, conosciuto come Trypanosoma. Questo causa nell’uomo la malattia del sonno, patologia che comporta sintomi neurologici come cambiamenti nel comportamento, debolezza e disturbi del sonno, da cui prende il nome.

 

Se non curata, questa malattia risulta inevitabilmente letale. Benché non esistano vaccini, si possono prendere degli accorgimenti per prevenire l’infezione, come evitare i cespugli nelle ore diurne e indossare abiti dai colori neutri. Questo animale, infatti, è attratto dalle sfumature scure o luminose e in modo particolare dal blu.

 

 

3. Coccodrillo marino

 

 

Quello marino, oltre ad essere la specie di coccodrillo più pericolosa, è il più grande rettile vivente nonché il più grande predatore terrestre. Il nome può trarre in inganno, ma questa specie può nuotare agilmente sia in acqua dolce che salata, capacità che lo rende ancora più temibile.

 

Il coccodrillo marino abita le regioni Indo-pacifiche ed è molto comune in papua Nuova Guinea e Australia. Detiene il record per il morso più potente mai registrato, tenendo testa e forse superando quello del tirannosauro.

 

Questo, infatti, può generare una pressione pari a quella presente sul fondo della fosse delle Marianne e risulta essere fino a 15 volte più potente di quello della tigre e dello squalo bianco.

 
 

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4. Mamba nero

 

 

Questo serpente è considerato uno dei rettili più velenosi e pericolosi del mondo e abita la savana sub-sahariana. La pericolosità in questo caso è dovuta principalmente alla sua velocità, che può raggiungere i 20 km/h, motivo per cui è quasi  impossibile sfuggire ad un suo attacco.

 

Il mamba nero aggredisce principalmente se si sente minacciato, ma se ciò avviene con un morso può rilasciare una quantità tale di veleno da poter uccidere 10 persone. Senza cure adeguate, il morso di questo serpente ha un tasso di letalità del 100%.

 

 

5. Pesce palla

 

 

Il pesce palla è un pesce osseo che abita i mari tropicali, in particolare intorno al Giappone, la Cina e le Filippine. E’ il secondo vertebrato più velenoso esistente, in quanto la pelle, i muscoli e altri organi del corpo contengono una potentissima neurotossina.

 

Il rischio di morte accidentale è dovuto principalmente alla sua ingestione, in quanto in Giappone viene consumato regolarmente dopo un’adeguata preparazione.

 

 

6. Cubozoa

 

 

Chiamata anche “cubomedusa“, si trova nelle acque Indo-pacifiche a nord dell’Australia e prende il suo nome dalla caratteristica ombrella cubica.

 

Questa specie è considerata il più velenoso animale marino esistente sulla Terra. Possiede, infatti, oltre 15 tentacoli coperti da centinaia di migliaia di cellule che iniettano una potentissima tossina alle vittime. Malgrado esistano efficaci antiveleni, la sostanza è così efficace che molte vittime muoiono prima di riuscire a raggiungere l’ospedale, o sperimentano forti dolori per settimane.

 

 

7. Rana dorata

 

 

La rana dorata, o rana freccia, è un piccolo anfibio colorato che vive nelle foreste pluviali presso la costa pacifica della Colombia. E’ considerata l’animale più tossico studiato, infatti bastano 2 microgrammi del suo veleno ad uccidere un uomo. Le ghiandole che secernono veleno sono collocate subito sotto la pelle dell’animale, pertanto un semplice tocco può causare problemi.

 

Spesso gli indigeni hanno usato la tossina della rana per cacciare, cospargendo le loro frecce di questa sostanza. Purtroppo la deforestazione ha reso messo a rischio questa specie, ma in alcune zone è ancora possibile incontrarne degli esemplari.

 

 

8. Lumaca di mare assassina

 

 

Il suo vero nome è cono geografico ed è un tipo di mollusco che si trova nelle acque calde dei Tropici. E’ riconoscibile perché possiede un guscio molto bello (e prezioso), di colore bianco e marrone. Si può trovare vicino alla riva, o a ridosso di coralli e formazioni rocciose, ma è raccomandabile stare alla larga da questo animale: possiede una proboscide estendibile con cui inietta un forte veleno alle sue prede.

 

Questo risulta essere molto complesso e al momento non esiste un antidoto. L’insieme di tossine impedisce alle cellule celebrali di comunicare, causando paralisi immediata e successivamente la morte.

 

 

9. Bufalo nero

 

 

Il bufalo nero si può trovare nell’Africa sub-sahariana. mentre le femmine vivono in enormi  branchi, gli esemplari maschi sono più solitari, e si uniscono a loro solo durante il periodo dell’accoppiamento.

 

Normalmente è un animale mite, ma se ferito o attaccato può diventare uno dei più temibili. Questo gigante, infatti, possiede enormi corna ed è noto per avere una grande forza, che gli permetterebbe di difendersi da un leone.
Non è raro che attacchi, ad alta velocità, cacciatori o anche veicoli in movimento.

 

 

Fonte: CN Traveller

 

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile