Volontariato presso la Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione da 2 a 6 mesi
Sei interessato ad accrescere le tue competenze lavorando in ambiente internazionale? Partecipa all’esperienza di Volontariato presso la Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione
Descrizione dell’offerta
La Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione (UNCCD) accoglie studenti laureati e neolaureati specializzati in un campo relativo al lavoro delle Nazioni Unite e dell’UNCCD per un’esperienza formativa.
Queste esperienze formative hanno lo scopo di promuovere una migliore comprensione dei problemi internazionali e dare una visione approfondita del lavoro delle Nazioni Unite, fornendo allo stesso tempo ai dipartimenti la valida assistenza di giovani studenti eccezionali specializzati in un campo correlato al proprio lavoro.
Destinatari
Esperienza formativa è rivolta a tutti i candidati in possesso di un titolo di laurea adeguato agli ambiti lavorativi dell’UNCCD.
Durata
L’esperienza formativa alla United Nations Convention to Combat Desertification ha la durata minima di 2 mesi fino ad un massimo di 6 mesi.
Condizioni economiche
Le esperienze formative non sono remunerate finanziariamente dal segretariato dell’UNCCD. I costi e le modalità di viaggio, visti, alloggio e spese di soggiorno sono a carico del volontario.
Nota bene: Queste esperienze formative sono pensate esclusivamente per tutti i ragazzi che ci chiedono consigli su enti/aziende da contattare per usufruire di borse erasmus for traineeship, mobilità Vet, erasmus per giovani imprenditori e simili. Tutti possono ovviamente fare domanda, ma ricordiamo che l’esperienza non risulta retribuita ed invitiamo quindi a far domanda, solo se in possesso di borse di finanziamento o obblighi universitari
Guida alla candidatura
Per candidarsi all’esperienza formativa alla United Nations Convention to Combat Desertification collegarsi alla pagina dell’offerta
Scadenza
L’application per il tirocinio è sempre aperta, salvo restrizioni legate all’emergenza sanitaria