Volontariato

Quale Futuro sogniamo? A trazione giovanile, che guardi all’Europa con spirito di collaborazione e innovazione

Redazione

Il 13 giugno si terrà l’edizione straordinaria di Visionary Days, promossa dal Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport con la consulenza scientifica di IPSOS. Scambieuropei, insieme al netowrk Europeiamo, è sostenitore del progetto e invita i giovani interessati a candidarsi

 

L’innovativo format di Visionary Days crea, tramite un software basato su un’intelligenza artificiale, una vera e propria maratona digitale di brainstorming collettivo.

 

 

 

L’intero confronto sarà elaborato e sintetizzato in un documento unico che, presentato al Governo, diverrà base fondante del piano strategico per la ripartenza del Ministro delle Politiche Giovanili.

 

L’evento che ci attende riunirà i principali attori istituzionali nel campo delle politiche giovanili, tra i quali il Consiglio Nazionale dei Giovani e l’Agenzia Nazionale per i Giovani, ente che gestisce il capitolo Youth del programma Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà. Parteciperanno anche decine di associazioni e realtà giovanili che tante energie investono per la formazione e la crescita dei giovani italiani.

 

 

Oggi sono particolarmente orgoglioso di potervi presentare questa iniziativa perché (in prospettiva) simboleggia come la società civile, se legittimamente supportata e coinvolta in questi processi di dialogo giovanile da parte dei “decision makers” del settore, possa produrre idee e proposte concrete, che vadano al di là di slogan e iniziative auto referenziali.

 

Sono certamente ispirato dal concetto di Visionary, una realtà di giovani talenti che guardano davvero al futuro, emersa tra i banchi del politecnico di Torino nemmeno 3 anni fa.

 

E lo fanno con il supporto fondamentale della tecnologia e di un format che connette simultaneamente centinaia di giovani, creando così una coscienza collettiva durante l’evento.

 

 

Quali sono dunque le prospettive per il 13 giugno?

La base per un ottimo piatto c’è, senza dubbio.

Cruciale è la presenza e l’impegno preso dalle istituzioni del settore gioventù, incoraggiante invece il supporto che offriranno diverse realtà della società civile.

 

In questa fase mi sento di fare solo un paio di considerazioni:

  •  Ricordiamoci che le politiche giovanili sono materia regionale, e fioccano gli esempi di amministrazioni che si sono mosse “a più velocità”.

 

Dalle leggi regionali che introducono più o meno timidamente la figura degli Youth Worker (che hanno saputo reinventarsi in modalità digitali durante questa pandemia e che hanno lanciato un appello pochi giorni fa), all’introduzione in un numero limitato di Regioni delle European Youth Card, che offrono sconti per i giovani di tutta Europa e che possono anche rappresentare un valido strumento per migliorare e innovare le politiche giovanili del Bel Paese.

 

 

  •  In queste settimane il centro tematico della Commissione Europea Salto PI (Participation & Information, ndr) sta ultimando la bozza della Strategia europea per la Gioventù 2020-2027, che porrà particolare attenzione agli European Youth Goals e al ruolo che diversi stakeholder assumeranno a più livelli negli anni a venire.

 

 

Sarebbe quindi questo un buon momento per trovare un punto di incontro con il Piano strategico che presenterà nei prossimi mesi il Ministro Spadafora e “remare” nella stessa direzione, ancora di più se l’intenzione sarà giustamente quella di favorire una più ampia partecipazione e una reale inclusione di tutti i giovani.

 

 

La speranza, che i nostri avi latini definivano “Spes ultima dea”, deve trasformarsi in volontà, anche politica, di guardare al futuro agendo con lungimiranza nel presente.

 

 

È arrivato il momento di rendere il confronto sulle politiche giovanili davvero partecipato, è arrivata l’ora di promuovere le politiche giovanili come “competenza comunitaria” e sostenere l’implementazione delle strategie e delle best practice europee.

 

 

Il potenziale di attori diversi ma egualmente determinati e impegnati non manca di certo, così come la volontà di co-creare e cogestire le politiche giovanili e i programmi di mobilità europei, che tante opportunità di crescita offrono ai nostri giovani.

 

 

“We have a powerful potential in our youth, and we must have the courage to change old ideas and practices so that we may direct their power toward good ends.”

Mary Mcleod Bethune

 

 

Call per partecipare

Il 13 Giugno cogli l’occasione e partecipa a QualeFuturo, l’incontro digitale di centinaia di ragazzi tra i 14 e i 35 anni che cercano soluzioni e proposte per decidere in che Italia vivranno domani. L’opportunità giusta per “farti sentire”.

 

Come partecipare?

Se hai tra i 14 e i 35 anni puoi iscriverti su qualefuturo.visionarydays.com entro il 6  Giugno.

 

#QualeFuturo #PiuDiPrima

 

Gianluca Rossino

 

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.