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Curiosità sull’Islanda: 7 fatti strani e interessanti

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Redazione

Come si presenta la “terra del ghiaccio e del fuoco” vista più da vicino? Scopriamolo con 7 fatti strani e curiosità sull’Islanda

 

L’Islanda affascina tutti i viaggiatori alla ricerca di tanta natura incontaminata e poche persone.

 

Quest’isola remota è quasi un mondo a sé stante, ma ormai non è più inconoscibile.

 

Con queste curiosità sull’Islanda scoprirai quello che le foto non dicono sulle caratteristiche di questo paese e dei suoi abitanti.

 

 

Curiosità sull’Islanda pt.1

 

1) Molti islandesi credono agli elfi

curiosità sull'islanda elfi

Photo by Anthony Tran on Unsplash

 

Secondo i sondaggi, un buon 54% della popolazione crede che nella campagna vivano elfi e troll, detti huldufólk (“popolo nascosto”).

 

Questa credenza è anche “visibile” nelle piccole casette di legno che gli islandesi costruiscono per gli elfi. Esiste anche una scuola dove si può imparare la storia degli elfi islandesi: l’Elfschool.

 

 

2) In Islanda non c’è McDonalds

mcdonalds

Photo by Amandine Lerbscher on Unsplash

 

La famosissima catena di fast food americana ha aperto in Islanda nel 1993, per poi chiudere nel 2009.

 

Da allora, sembra che non ci sia alcuna volontà di far tornare il colosso americano sull’Isola degli elfi (i fast food, però, non mancano in assoluto).

 

 

3) Una volta l’Islanda era ricoperta di alberi

curiosità islanda alberi

Photo by Spencer Watson on Unsplash

 

Prima dell’arrivo dei vichinghi, il 40% del suolo islandese era ricoperto di alberi e foreste.

 

Il popolo scandinavo, però, necessitava di legname per costruire le proprie case e le proprie navi, oltre ad aver bisogno di terra sgombra per pascolare gli animali.

Oggi la percentuali di alberi e foreste è al 2%. Non mancano, però, iniziative che mirano alla riforestazione.

 

 

4) In Islanda non ci sono zanzare

curiosità islanda zanzare

 

Indipendentemente dal periodo dell’anno in cui decidi di recarti in Islanda, sarà assolutamente impossibile trovare zanzare ed esserne tormentato. Un motivo in più per partire subito!

 

 

Curiosità sull’Islanda pt.2

 

5) Anziché avere nome e cognome, gli Islandesi hanno due nomi

bambina

Photo by 🇸🇮 Janko Ferlič on Unsplash

 

Quando nasce un bambino in Islanda, non riceverà il “nome di famiglia” (= il cognome) di uno dei suoi genitori, ma il loro nome di battesimo – in linea con le più antiche tradizioni.

 

Ad esempio, se la bambina Björk ha un padre che si chiama Guðmundur, lei si chiamerà Björk Guðmundsdottir (che significa “figlia di Guðmundur”).

 

 

6) I bambini in carrozzina vengono lasciati fuori dai locali

neonato

Photo by verdes cosmin on Unsplash

 

Una curiosità sull’Islanda del tutto inaspettata è l’abitudine degli islandesi di lasciare i neonati nelle loro carrozzine fuori dai locali. Mamma e papà entrano, il bambino resta fuori – anche al freddo gelido degli inverni islandesi.

 

Questa usanza (diffusa anche in Danimarca) è finalizzata a far abituare il fisico dei bambini fin da subito a temperature rigide che dovranno sopportare tutta la vita.

 

Inoltre, l’Islanda è così sicura che i passanti per strada, più che una minaccia, rappresentano una sicurezza per il piccolo lasciato fuori a riposare.

 

 

7) La specialità locale è lo squalo putrefatto

curiosità islanda

Photo by Chris Wronski (CC BY-ND 2.0), Flickr

 

Lo squalo putrefatto (hákarl) è un piatto tradizionale islandese dal sapore e dall’odore incredibilmente forte. Viene consumato crudo, insieme a bicchierini di acquavite locale (un alcolico altrettanto forte) e di solito viene proposto ai turisti come sfida stomachevole.

 

La carne di squalo, normalmente, è tossica per l’uomo, ma smette di esserlo dopo un trattamento speciale. L’animale viene decapitato, pulito dalle interiora e sepolto sotto terra per diversi mesi.

 

Quando lo squalo è putrefatto al punto giusto viene estratto e appeso per essiccare per altri mesi (la durata esatta dipende dalle stagioni). Dopodiché è pronto per essere consumato (se ne hai il coraggio!).

 

 

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Fonte: Expert Vagabond

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile