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7 città del mondo che stanno vietando le auto nei centri urbani

Redazione

Come risolvere l’emergenza smog? 7 città- modello che mirano a diventare totalmente car-free il più presto possibile

L’emergenza ambientale sembra sempre più incombente e così moltissime città cercano di ottemperare al danno come meglio possono. In molti luoghi del mondo sono state imposte alte tassazioni sull’utilizzo dei veicoli personali, ma purtroppo questo provvedimento non è sufficiente date le dimensioni del problema.

Matador Network ci propone la lista delle 7 città intelligenti che si sono distinte tra le altre ed hanno vietato l’uso dei veicoli a motore nei loro centri cittadini.

1) Madrid, Spagna

La capitale spagnola prese un particolare provvedimento già dal 30 Novembre 2018 per rendere il suo centro urbano una zona a bassissime emissioni di smog. L’azione restrittiva iniziò con l’escludere dal centro cittadino tutti i veicoli a gas e i veicoli a diesel che non fossero registrati precedentemente come intestati ad un residente.

Con questa misura restrittiva il traffico di Madrid fu ridotto di un terzo già dal primo giorno di vigore della legge. Così, insieme ad Atene, Parigi e Città del Messico, la città spagnola prende parte ad un iniziativa per eliminare del tutto dalle proprie strade i veicoli a diesel entro il 2025.

Non solo Madrid ha adottato in Spagna questo tipo di provvedimenti, infatti a Barcellona esistono della zone chiamate “superblocks” in cui i pedoni hanno l’assoluta precedenza rispetto ai veicoli dei residenti, i quali sono comunque tenuti a muoversi con estrema lentezza. Inoltre in queste zone della città non esistono parcheggi in modo da ostacolare ulteriormente l’utilizzo di automobili.

2) Oslo, Norvegia

Dall’inizio del 2019 il centro cittadino di Oslo non dispone più di spazi per parcheggiare, fatta eccezione per quelli aziendali e quelli destinati alle persone disabili che hanno bisogno di un auto. In molte zone della città è molto più facile incontrare pedoni o persone che hanno scelto di usare la bicicletta.

L’aspirazione di molti politici è quella di rendere la città a emissioni zero entro il 2030, tuttavia hanno preferito iniziare riducendo i parcheggi e favore la circolazione dei pedoni e dei mezzi pubblici per poi poter adottare misure di limitazione del traffico più efficaci, in modo da mantenere stabile l’appoggio di altri politicanti e dell’opinione pubblica.

3) Amburgo, Germania

Ad Amburgo è in atto un  processo di ristrutturazione delle vie cittadine per rendere più agevole la circolazione di pedonibiciclette. L’obiettivo è quello di vietare completamente la circolazione dei veicoli e permettere a visitatori e cittadini di raggiungere facilmente i luoghi di maggior interesse, creando un circuito che colleghi inoltre i posti verdi della città.

La città sta lavorando per coprire oltre il 40% del proprio territorio con questi percorsi green entro il 2035, che permetterebbero di connettere le periferie con il cuore della città. Anche i centri ricreativi e le zone agricole situate appena fuori dalla città saranno presto raggiungibili senza la necessità di utilizzare l’auto.

4) Ghent, Belgio

La terza città per grandezza del Belgio si sforza da tempo di proporsi come esempio di moderna città car-free. Dal 1996 nel centro della città di Ghent è vietato circolare in automobile, è anche stato promosso il miglioramento della zona del lungomare, completamente adibita a passaggio pedonale e in bicicletta.

La città, con la più grande rete ciclistica europea (400 km) e la prima città a istituire una strada primariamente ciclabile, dove alle auto è concesso circolare solo a patto di restare dietro alle biciclette, è effettivamente diventata un esempio da seguire in cui il traffico cittadino resta solo un ricordo passato.

5) Parigi, Francia

A Parigi il traffico cittadino non è ancora stato vietato del tutto ma sono stati istituiti giorni specifici in cui è completamente vietato per limitarne seppur parzialmente l’impatto negativo sull’ambiente.

La prima domenica di ogni mese è vietato l’utilizzo dell’automobile nei primi 4 distretti della capitale francese dalle 10 del mattino fino alle 18. Inoltre il Sindaco ha deciso di vietare il circolo delle auto costruite prima del ’97 in tutto il centro cittadino durante i giorni feriali dalle 8 alle 20, applicando sanzioni nei confronti dei trasgressori.

6)Bogotà, Colombia

La capitale colombiana si impegna a rendere le sue maggiori strade completamente pedonali/ciclabili ogni domenica, anzichè soltanto una domenica al mese.

Così, di domenica mattina le strade sono vivacemente animate da moltissime biciclette, pedoni e performance di musica e danza creando un clima di festa dalle 7 alle 14. Nel pomeriggio le strade sono aperte ai veicoli, tuttavia il traffico resta comunque molto inferiore rispetto agli altri giorni della settimana.

7)Città del Messico, Messico

Anche a città del Messico la domenica è car-free. Lo slogan usato dalla capitale messicana per favorire la partecipazione cittadina all’iniziativa è “Muevete en bici”. Come a Bogotà tutte le strade si riempiono di un atmosfera festosa che rende la campagna anti smog un’occasione di condivisione per la comunità.

Fonte: Matador Network

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile