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Trasloco internazionale: come gestire al meglio emozioni e aspettative

Redazione

Cambiare casa e traslocare è uno degli eventi più impegnativi della vita, sia dal punto di vista fisico che emotivo.

Se poi la destinazione è estera, lo stress può facilmente moltiplicarsi a causa delle diverse emozioni contrastanti da cui si viene colti: dall’adrenalina alla paura dell’ignoto, dall’ansia all’euforia per la nuova vita che sta per iniziare.

Ecco, quindi, alcuni consigli utili per gestire al meglio emozioni e aspettative tipiche di questo particolare momento della vita.

Allontanare il più possibile lo stress

Un trasloco comporta cambiamenti su molteplici fronti, dalle proprie abitudini e routine ai punti di riferimento sia fisici come negozi, servizi, uffici, che affettivi.

Per fronteggiare questa situazione prima di tutto è fondamentale imparare a gestire lo stress che inevitabilmente comporta il cambiare casa e per farlo un buon punto di partenza è una pianificazione attenta dello spostamento che si sta per compiere.

Trasferire le utenze, organizzare gli oggetti e dividerli in scatoloni per ogni stanza, eliminare ciò che non è necessario sono tutti ottimi metodi per fare ordine nella propria vita e allontanare lo stress.

Altro suggerimento utile è quello di farsi aiutare da amici e parenti nel trasloco anche se, considerando quanto possa essere impegnativo trasportare tutte le proprie cose in un altro paese, a volte è preferibile richiedere l’aiuto di ditte specializzate che possono facilitare di molto lo spostamento.

Molte di queste, poi, offrono anche la possibilità di richiedere direttamente online un preventivo per i traslochi internazionali così da potersi rendere conto in anticipo dei costi da investire.

In aggiunta a ciò, è anche fondamentale concentrarsi sugli aspetti positivi che un trasloco porta con sé, come nuove prospettive o conoscenze, senza disdegnare le opportunità di svago che distolgono la mente dai grandi cambiamenti in atto.

Anche evitare di prendere altri impegni urgenti o troppo gravosi è consigliato e magari addirittura concedersi una pausa al termine del trasloco per ricaricare un po’ le batterie.

Come gestire al meglio le emozioni

Come già accennato, un trasloco comporta molta fatica soprattutto sul piano emotivo. Avere ansia o sentirsi spaesati prima o durante il cambio di casa è assolutamente normale perché la mente umana ha bisogno di prepararsi a tutto ciò che comporta uno spostamento simile.

In seguito al trasloco è poi comune imbattersi in sentimenti come tristezza, nostalgia o agitazione, generalmente legati alla perdita di abitudini, persone e luoghi.

L’importante è leggere tutte queste sensazioni in una nuova prospettiva, considerando che il bagaglio di esperienze acquisito nel luogo da cui si proviene diventerà la base su cui costruire una nuova vita.

E le emozioni negative non devono per forza rimanere tali: la paura aiuta a essere cauti e ponderare le scelte, mentre la malinconia permette all’esperienza maturata di non scomparire dalla memoria e di continuare a influenzare i comportamenti.

Ma bisogna prendersi cura di queste sensazioni, in modo da non farle degenerare in depressione o impossibilità ad andare avanti.

Evitare la depressione da espatrio

Andare a vivere all’estero è una grande occasione, ma può costituire una sfida non indifferente: gli studi hanno dimostrato che chi espatria corre maggiori rischi di manifestare una forma di depressione.

Per evitare queste sensazioni negative sono necessarie le giuste ore di sonno: la maggior parte degli adulti ha bisogno di 7-9 ore. Importante poi non forzare la mano sulle nuove attività del posto, ritagliandosi sempre del tempo per sé stessi.

D’altra parte, creare connessioni con gli altri ha un ruolo cruciale al fine di evitare di sentirsi soli in un posto che non si conosce, per cui può essere utile unirsi a un gruppo di espatriati e partecipare ad attività ludiche praticate dai nuovi colleghi, ma anche continuare ad avere contatti con amici e familiari a casa.

L’esercizio fisico ha sempre un impatto positivo su tutte le forme di depressione, così come limitare l’uso di alcolici anche quando ci si sente giù di morale.

Ovviamente, se tutto ciò non basta non si deve esitare a chiedere un aiuto professionale: non c’è alcun bisogno di lottare da soli contro la depressione, parlare con un medico può solo che esservi utile.

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.