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Le 7 montagne del Mondo più difficili e pericolose da scalare

Redazione

Una classifica delle montagne più pericolose al mondo basata sull’indice assoluto di mortalità





L’alpinismo è considerato da sempre uno sport estremo, soprattutto se praticato ad alta quota. In pochi, però, sono consapevoli di quanto la montagna possa essere pericolosa.


Ogni volta che un alpinista esperto prende parte a una spedizione, deve considerare sia i rischi a cui va incontro sia l’indice assoluto di mortalità della montagna che intende scalare.

Questo indice è determinato dal rapporto tra numero di persone che hanno scalato la vetta e il numero di decessi.
In molti penseranno di trovare in questa classifica il monte Everest, ma vedremo che non è così.


Quali sono, quindi, le 7 vette più insidiose e suggestive del nostro Pianeta? Scopriamole insieme!



1. Annapurna

Dove: Himalaya, Nepal centro-settentrionale

Altitudine: 8091 m




Il primato di montagna più pericolosa al mondo spetta al massiccio dell’Annapurna: è la decima montagna più alta del mondo ed è stata scalata da più di 300 persone.

73 di queste, però, sono morte nel tentativo di raggiungere la vetta. Questo triste primato, rende il massiccio dell’Annapurna il più statisticamente pericoloso da scalare.

La vetta è stata raggiunta per la prima volta nel 1950 da un gruppo di alpinisti francesi e prima di allora non vi erano stati altri tentativi. Inoltre, Annapurna è stato il primo Ottomila violato dall’uomo.



2. K2

Dove: Catena del Karakoram, confine Cina-Pakistan

Altitudine: 8611 m



Il K2 è sia la seconda montagna più alta del mondo, sia la seconda più tecnicamente difficile da scalare. La forma della montagna è piramidale e ha due versanti principali: quello pakistano e quello cinese.


La via maggiormente frequentata è quella dello Sperone degli Abruzzi.


Il punto più pericoloso di tutto l’itinerario dove è necessario essere veloci risulta essere il Collo di Bottiglia: un passaggio stretto a ridosso di molti seracchi (pilastri di ghiaccio) che possono staccarsi da un momento all’altro.

Il massiccio del K2 è l’unico Ottomila ad essere stato violato da una spedizione guidata dal Club Alpino italiano nel 1954.



3. Nanga Parabat

Dove: Himalaya, Pakistan

Altitudine: 8126 m



Rappresenta la nona montagna più alta del mondo e compete con il K2 in termini di difficoltà. Si tratta di un massiccio isolato dagli altri colossi e questo lo rende particolarmente suggestivo.

Le pareti principali sono tre e, nonostante siano accessibili facilmente, nessuno dei tre versanti risulta semplice.

La montagna è soprannominata anche “The killer Mountain” per la quantità di alpinisti che ogni anno perdono la vita nel tentativo di concludere la spedizione.



4. Kangchenjunga

Dove: Himalaya, confine Nepal-India

Altitudine: 8568 m



Si tratta della terza vetta più alta del mondo e, a differenza di altre vette in cui il numero di vittime diminuisce con il passare del tempo, presenta un tasso di mortalità del 20%.

Questa situazione è determinata dal fatto che la montagna si trovi in una posizione con rischi metereologici elevati e venga colpita da numerose valanghe.


La geografia del Kangchenjunga è estremamente complessa con picchi e creste che vanno a formare un enorme massiccio montuoso costituito da cinque vette. 

Questo sistema di creste genera quattro pareti: due nepalesi e due indiane.



5. The Eiger

Dove: Alpi Bernesi, Svizzera

Altitudine: 3967 m



L’Eiger è un mostro sacro nel mondo degli scalatori, soprattutto per la sua parete nord, tra le più difficile del gruppo delle Alpi.

Tutti i versanti della montagna sono particolarmente verticali, ma tra tutti spicca appunto la parete nord con uno sviluppo di circa 1600 metri.

Difficoltà tecniche e caduta di massi la rendono la quinta vetta più pericolosa al mondo.


Negli anni Trenta dello scorso secolo sono stati molti i tentativi di completare la spedizione ma in quel periodo l’alpinismo prende una piaga più politica che sportiva.

Nel 1938 un gruppo di alpinisti austriaci e tedeschi vincono la parete nord e al loro ritorno vengono celebrati da Hitler in persona come eroi.



6. The Matterhorn

Dove: Alpi, Svizzera

Altitudine: 4478 m



Conosciuto anche con il nome di monte Cervino, il Matterhorn possiede una forma inconfondibile a corno e svetta isolato dalle altre montagne.

Questa montagna ha uno dei tassi di mortalità più alti nel gruppo delle Alpi per diversi motivi: difficoltà tecnica, presenza di valanghe, caduta di massi, sovraffollamento di alpinisti.


Scalare il Cervino non è cosa semplice e adatta a tutti. Potrebbe sembrare facile anche grazie a scalette e canaponi posti lungo la via ma nella realtà sia la via normale italiana che quella svizzera richiedono ottime doti alpinistiche.



7. Massiccio Vinson

Dove: Sentinel Range, Antartide

Altitudine: 4892 m



Si tratta della cima più alta della Catena delle Sentinelle che si trova in Antartide.

Questa vetta, a differenza delle precedenti, non si distingue per la difficoltà tecnica del percorso ma piuttosto per le condizioni (soprattutto metereologiche) con cui gli alpinisti si devono confrontare: inospitalità del territorio, freddo estremo, clima instabile, forte vento.

Negli anni, solo poche migliaia di persone sono riuscite a completare la spedizione.



Fonte: Matador network

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.