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Imparare l’inglese ai tempi dei Social non è mai stato così facile

Imparare l'inglese, Londra, Inghilterra
Redazione

Imparare l’inglese grazie ai social media. All’improvviso succede: ti rendi conto di aver appreso una lingua senza neanche provarci, scrollando il feed di Facebook e mettendo qualche cuore su Instagram

 

In vita mia non ho mai aperto un manuale di grammatica per imparare l’inglese, non ho mai dovuto studiare per un compito in classe sulla differenza tra may e might, e nemmeno so cosa si provi ad avere incubi ricorrenti sui verbi irregolari.

Eppure, sui banchi di scuola, ero sempre il migliore in inglese.

 

Ho i genitori madrelingua? Certo che no. Corrompevo la professoressa? Plausibile. E che ai miei compagni di classe non sarebbero bastati cent’anni di erudizione per imparare l’inglese è cosa risaputa.

 

Ma c’è un ulteriore segreto cui mi sono affidato durante tutti questi anni, e in questo articolo vorrei condividerlo con te.

 

Non temere, niente elettrodi attaccati al cervello che ti fanno imparare l’inglese in una notte (quelli, pare, funzionano solo con il francese… Magari ne parliamo in un altro articolo).

 

Per entrare in confidenza con l’inglese senza sforzi potrebbe essere sufficiente modificare un po’ il proprio approccio ai social media.

 

I social media e la trance cosmica algoritmica

 

Quanto tempo passi sui social media? Troppo. Fin qui nulla di nuovo.

 

Un dato: secondo il rapporto di We Are Social “Digital in 2018”, gli italiani vi spendono circa due ore al giorno. Purtroppo non ci è dato di sapere con esattezza quanto tempo venga dedicato ai memini coi gattini e quanto invece ai battibecchi sconclusionati sotto ai post dei personaggi politici più in voga.

 

Imparare linglese, Gatti psichedelici

 

Una volta trascorsi i primi dieci minuti su un qualsiasi social media, inizia il lento scivolamento verso lo stato di trance cosmica algoritmica, altresì nota come naufragio-tra-contenuti-suggeriti, terminata la quale giunge fatidica sempre la stessa domanda: “Com’è che sono finito col guardare una Banana che scivola su una buccia di uomo?“.

 

I social media possiedono un enorme potenziale ipnotizzante: perché non sfruttarlo per imparare l’inglese?

 

 

Se non puoi batterli, unisciti a loro

 

Non ti chiedo di iniziare a seguire noiose pagine con finalità didattiche, né di sorbirti ore di video che ti insegnino le regole grammaticali della lingua inglese. Siamo sinceri: probabilmente perderesti l’interesse prima di subito.

 

Il trucco è: continuare a scrollare i feed infiniti con occhi spenti e la bava che ti sgorga dalla bocca… ma in inglese! Lascia che mi spieghi.

 

I meme italiani ti fanno piegare dalle risate? Potresti concedere una chance anche ai meme statunitensi, i cui elevati standard qualitativi sono universalmente riconosciuti. Commenti e condividi tutti i post dell’ex senatore Antonio Razzi? Magari spulciando tra i profili degli europarlamentari stranieri ti imbatterai in politici ben più spassosi.

 

Ti interessi di filosofia, calcio, letteratura, cucina, biologia, moda? Non devi fare altro che partire da una tua passione e trovare canali social che ne parlino in inglese! In questo modo non avrai l’impressione di star lavorando al potenziamento della lingua: starai semplicemente facendo ciò che più ti piace fare.

 

Certo, inizialmente non sarà facile, se il tuo vocabolario è limitato dovrai continuamente rivolgerti a Google Translate per le parole che non conosci. Ma se davvero sarai interessato a scoprire il gioco di parole dietro a quel meme d’oltreoaceano, o a capire esattamente cosa significasse la Beat Generation per Jack Kerouac, allora non lo vivrai come un peso.

 

Imparare inglese, Fry meme

 

All’improvviso, dopo qualche mese, succede. Leggi e capisci ogni cosa, guardi un video in inglese e comprendi ogni parola. Allora ti rendi conto di aver imparato una lingua senza neanche provarci, senza impegnartici più di tanto, scrollando il feed di Facebook e mettendo qualche cuore su Instagram.

 

Un po’ ti commuovi. Pensi ai video di Matteo Renzi che prova a parlare in inglese e inizi a credere che con la carica di Primo Ministro, tutto sommato, ti ci vedresti bene.

 

Apprendere l’inglese in questo modo, inoltre, ti permetterà di acquistare dimestichezza con il linguaggio colloquiale e con i vari slang, elementi importantissimi per una comunicazione efficace, sui quali i testi scolastici tradizionali non si soffermano più di tanto.

 

 

Social media: sì, ma non solo

 

Ribadisco il concetto: niente elettrodi attaccati al cervello che ti fanno imparare l’inglese in una notte.

 

È chiaro che non esistano formule magiche universalmente valide, ognuno ha la propria predisposizione di base all’apprendimento di una lingua straniera e tutti i casi sono diversi.

 

Difficile, ad esempio, che questo metodo alternativo per imparare l’inglese potenzi le tue doti di speaking, perfezionabili esclusivamente con le interazioni faccia a faccia.

 

Imparare l'inglese, Appuntamento

 

Quando si parla di apprendere una qualsiasi lingua, è sempre bene aggrapparsi al maggior numero possibile di input esterni. L’esperienza più edificante e stimolante sarà sempre e comunque un soggiorno all’estero più o meno lungo.

 

Ma puoi affidarti anche alle app specializzate, ai libri in lingua originale, ai testi delle canzoni, ai film sottotitolati e… sì, sarebbe bene sfogliare qualche manuale scolastico.

 

Magari, quando hai finito qui, dai un’occhiata anche a questi articoli:

 

Se poi non vedi l’ora di partire per un’abroad experience ma ti sembra tutto troppo complicato, ricorda che Scambieuropei è qui per semplificarti la vita!

 

 

Da dove cominciare: qualche consiglio

 

Questo articolo sarebbe incompleto se non nominassi almeno alcuni degli eroi che negli ultimi anni mi hanno permesso di imparare l’inglese senza nemmeno farci caso, divertendomi.

 

Il tuo viaggio potrebbe iniziare proprio da qui!

 

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Honorable mentions:

 

Canali YouTube

 

TED e TED-Ed – Speech e animazioni (con sottotitoli)

 

TheOdd1sOut – Vlog animati (con sottotitoli)

 

Honorable mentions:

 

 

Imparare l’inglese ai tempi dei social non è mai stato così facile.

Cosa stai aspettando?

 

 


di: Massimo Stefani

 

 

Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.