Erasmus: come funziona e come si può svolgere un periodo di studio all’estero durante il proprio percorso universitario?
Il progetto Erasmus per studenti universitari è il più noto e longevo dei programmi finanziati dall’Unione Europea nell’ambito della mobilità giovanile all’estero, e rientra nell’ombrello più ampio denominato Erasmus+. In questo articolo ti spiegheremo esattamente di cosa si tratta e come funziona l’Erasmus per studenti universitari.
Il programma Erasmus+ è stato rinnovato a marzo 2021 per il periodo 2021-2027 con un budget quasi raddoppiato rispetto al programma 2014-2020.
Cos’è l’Erasmus
L’Erasmus è un progetto dell’Unione Europea che permette a studenti universitari di intraprendere un periodo di studio in una Università di altri Paesi membri dell’UE, o di Paesi extra-europei partner del programma.
Questo periodo di studio all’estero viene sovvenzionato dall’Unione Europea con una borsa di studio.
L’idea di fondo è che, studiando all’estero con il programma erasmus plus, gli studenti possano migliorare le proprie capacità di comunicazione, la conoscenza di lingue straniere e le competenze interculturali, particolarmente apprezzate dai futuri datori di lavoro.
Inoltre, il confronto tra sistemi d’istruzione diversi arricchisce gli studenti, fornendogli nuove prospettive e spunti utili per il loro percorso formativo.
Erasmus: Chi può partecipare
Per poter partecipare al progetto Erasmus occorre possedere requisiti precisi; per prima cosa è necessario essere studenti, che frequentano un corso di laurea triennale, magistrale o essere iscritti ad un dottorato di ricerca.
Bisogna aver completato il primo anno ed essere iscritti ad una università accreditata dal programma Erasmus + (per maggiori informazioni consultare la guida del programma), ed avere un livello di conoscenza linguistica adeguato, spesso certificato dalla stessa Università di partenza tramite i CLA (Centri Linguistici di Ateneo).
Inoltre, essendo i posti limitati, viene data priorità nella selezione agli studenti con una media alta e con un buon numero di esami sostenuti. Allo stesso tempo si tende a prendere in considerazione anche la condizione economica di chi fa la richiesta per una Borsa Erasmus, attraverso il modello ISEE.
Per informazioni più specifiche sulle graduatorie e le modalità di selezione e assegnazione delle Borse, la cosa migliore è sempre rivolgersi all’Ufficio Relazioni Internazionali della propria Università.
Erasmus: Come funziona
Una volta che ci si è candidati per il progetto Erasmus e si viene selezionati, allo studente è garantita una borsa di mobilità, con un importo mensile che varia a seconda del paese di destinazione prescelto, e con il quale coprire le proprie spese di vitto e alloggio.
Con il progetto Erasmus il periodo di studio all’estero può durare da un minimo di 3 mesi (o un trimestre accademico) a un massimo di 12 mesi.
Il periodo totale trascorso all’estero non può superare 12 mesi per ciclo di studi.
Per “ciclo” si intende il livello degli studi definito dal quadro europeo delle qualifiche (QEQ):
- primo ciclo (laurea triennale o equivalente) QEQ – 5/6
- secondo ciclo (laurea magistrale o equivalente) QEQ 7
- terzo ciclo (laurea di dottorato o equivalente) QEQ 8
Con il nuovo programma Erasmus+, però, è possibile partire per 2 progetti Erasmus studio: uno durante il corso triennale e uno durante il corso magistrale.
Erasmus: Esami e riconoscimenti
Prima di partire, lo studente svilupperà un piano di studio relativo agli esami che intende sostenere all’estero: il Learning Agreement.
Questo accordo di studio tra studente, Università di appartenenza e Università ospitante, è un documento fondamentale, che certifica il riconoscimento in Italia degli esami che lo studente sosterrà durante l’Erasmus.
Nel Learning Agreement si dovranno indicare gli esami che si intende sostenere durante il periodo all’estero. Andranno indicati anche il relativo numero di CFU e gli esami dell’università d’origine che si intendono sostituire con quelli dell’università ospitante.
N.B. solitamente il numero di CFU degli esami che si daranno in Erasmus deve corrispondere a quelli degli esami italiani.
Una volta redatto, il Learning Agreement dovrà ricevere l’approvazione dell’università ospitante e del Coordinatore Erasmus, che rimane il punto di riferimento per qualsiasi dubbio o domanda, insieme all’Ufficio Relazioni Internazionali della propria Università.
Alla fine del soggiorno l’università ospitante rilascerà allo studente il Trascript of Records (ToR). Questo documento certifica gli esami sostenuti, i crediti universitari e i voti ottenuti (convertiti con una apposita tabella).
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Erasmus: Come funziona la candidatura
Le Università pubblicano ciclicamente i bandi per partecipare al progetto Erasmus, sui loro siti o nelle bacheche in Facoltà; non esistono specifici periodi dell’anno per candidarsi, anche se le mobilità fanno mediamente riferimento ai semestri accademici europei
Ricordati quindi di controllare le comunicazioni ufficiali e di rimanere aggiornato. Non perderti l’occasione di vivere una fantastica esperienza di studio all’estero finanziata dall’Unione Europea.
Erasmus: Come funziona l’alloggio
Fare un Erasmus significa trasferirsi all’estero, dunque anche cercare casa. Purtroppo nella borsa di studio Erasmus non è incluso un alloggio, quindi dovrai valutare diverse possibilità in base alle tue possibilità e preferenze.
Tipi di alloggio in Erasmus:
- Studentato: molte università all’estero hanno dei dormitori, o studentati, dove è possibile trovare una stanza (singola o doppia) o un piccolo appartamento condiviso. Le diverse possibilità di Accomodation cambiano di paese in paese e di università in università.
Lo studentato ha il vantaggio di essere sicuro e solitamente (ma non sempre) vicino all’università; inoltre è il luogo perfetto per conoscere altri studenti e puoi sempre contare sull’assistenza del personale (guardie, portineria etc.)
Insieme a una maggiore assistenza c’è anche un maggior controllo: negli studentati può capitare che non vengano accettatti ospiti per la notte o che le feste siano vietate. - Stanza in casa privata: in alternativa allo studentato, esistono le case private. Come ogni studente fuori sede, anche lo studente Erasmus deve cercare una stanza in affitto in una casa condivisa, ma la distanza e le barriere linguistiche a volte possono complicare le cose.
Per fortuna esistono siti pensati per facilitare la ricerca di stanze e appartamenti all’estero per studenti erasmus, come Uniplaces e Homestay dove cercare case e stanze per studenti è più facile e sicuro!
Leggi anche: L’Erasmus+ a portata di #APP
Novità Erasmus: Programma Erasmus+ 2021-2027 e Brexit
Erasmus+ 2021-2027
Rispetto all’accordo 2014-2020, i fondi stanziati per il programma Erasmus+ nel 2021 sono quasi raddoppiati: 28,4 miliardi di euro.
L’intenzione delle istituzioni europee è quella di:
- incoraggiare la mobilità giovanile in Europa,
- promuovere un’istruzione e una formazione inclusiva e di alta qualità,
- incentivare la partecipazione dei cittadini europei alla vita democratica.
I temi chiave dell’Erasmus+ 2021-2027 sono l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione.
Visita il sito dedicato per approfondire le principali novità sull’Erasmus 2021-2027 o scarica la guida al programma 2021 in italiano.
Erasmus per Regno Unito, cosa cambia?
Dopo la Brexit, il Regno Unito ha deciso di uscire dal programma di scambio Erasmus+. Tuttavia c’è la possibilità di partecipare ad alcune azioni del programma Erasmus secondo determinati criteri e condizioni. Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale.