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Frasi sulla Montagna per sfuggire all’inquietudine: da Goethe a Mulan

Redazione

Qual è il posto migliore dove andare, se sei in cerca di angeli o in fuga da demoni? Leggi questo articolo e scopri dieci (più una) bellissime frasi sulla montagna!

 

Le montagne sono quieti e immobili giganti, capaci di meravigliarci e insieme di farci sentire insignificanti. Alcune delle sensazioni che suscitano nell’animo umano sono racchiuse in queste 10 frasi sulla montagna.

 

 

Frasi sulla montagna 1-5

 

1. I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.

– Johann Wolfgang von Goethe

 

2. Il colore delle montagne è il corpo di Buddha; il suono delll’acqua corrente è il suo grande discorso.

– Dogen

 

3. Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.

– Jeffrey Rasley

 

4. La montagna ha il valore dell’uomo che vi si misura, altrimenti, di per sé, essa non sarebbe che un grosso mucchio di pietre.

– Walter Bonatti

 

5. Quando si va in montagna si diventa teologi del vento, delle foglie, del cielo. In ogni pietra si riconosce la stessa venatura di luce di cui è fatto l’universo.

– Fabrizio Caramagna

 

Frasi sulla montagna, Montagna nebbiosa

 

Frasi sulla montagna 6-10

 

6. Vado in montagna più per la paura di non vivere che per quella di morire.

– Ada Gobetti

 

7. Le montagne sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle.

– John Ruskin

 

8. Sognava rocce, spazi aperti e cielo sopra la testa. Senza, era triste.

– Mauro Corona

 

9. Per quanto il vento ululi forte, una montagna non può inchinarsi ad esso.

– Mulan, Disney (tratto da)

 

10. Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima: in questo preciso ordine.

– Roger Baxter Jones

 

 

Frasi sulla montagna – Bonus Track 

L’ultima frase sulla montagna che ti proponiamo è, in realtà, un brano, Si tratta di un estratto da I vagabondi del Dharma di Jack Kerouac, già autore di Sulla strada, romanzo che ha ispirato generazioni di viaggiatori.

 

Vale la pena leggerlo per intero, tutto d’un fiato, nel suo inconfondibile ritmo indiavolato come d’un jazz.

 

11. Non si può precipitare da una montagna

– Jack Kerouac

 

Da: I vagabondi del Dharma (The Dharma Bums), 1958. Traduzione di Nicoletta Vallorani, Mondadori.

 

Poi all’improvviso tutto fu come nel jazz: successe in un unico folle secondo o poco più: alzai lo sguardo e vidi Japhy che correva giù per la montagna con enormi balzi di sei metri, correndo, saltando, atterrando con formidabili colpi dei suoi calcagni protetti dagli scarponi, con rimbalzi alti uno o due metri, correndo ancora, poi atterrando con urla e jodel in un’altra lunga folle planata giù per i fianchi del mondo e in quel brevissimo istante capii che non si può precipitare da una montagna idiota che non sei altro e con uno jodel di mia creazione balzai in piedi e cominciai a correre giù per la montagna seguendo eseguendo i suoi stessi enormi balzi […]

 

[…] con un gran salto e con altissime grida di gioia atterrai volando proprio sulla sponda del lago e piantai nel fango i tacchi delle scarpe di gomma e mi lasciai cadere a terra, seduto felice e contento. […] dissi: «Ah Japhy mi hai insegnato la cosa più importante: non si può precipitare da una montagna.»

«Ed è appunto questo il significato della massima: quando arrivi in cima a una montagna continua a salire, Smith.»

 

 


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Digital Strategist e Marketing Manager di Scambieuropei; con una grande passione per la musica, il cinema, i viaggi e i Podcast.