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Magazine

17 Giugno 2025

La crisi del sistema carcerario italiano in cifre e il progetto INSIGHT

Inizia la campagna social di Scambieuropei sulla condizione delle carceri italiane all’interno del progetto INSIGHT

Il rapporto di Antigone

Secondo quanto riportato dal XXI Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione al 30 aprile 2025, le carceri italiane ospitavano 62.445 detenuti, con un incremento di 164 persone rispetto al mese precedente. Un dato che fotografa una crescita equivalente a un nuovo carcere ogni due mesi, insostenibile per qualsiasi strategia di edilizia penitenziaria. Il tasso di sovraffollamento ufficiale ha raggiunto il 121,8% rispetto alla capienza regolamentare di 51.280 posti, ma considerando i 4.500 posti non disponibili per inagibilità, il tasso effettivo supera il 133%.

La situazione è drammatica: delle quasi 190 strutture carcerarie italiane, solo 36 non risultano sovraffollate, mentre 58 superano il 150% di capacità. Milano San Vittore guida questa classifica negativa con il 220%, seguito da Foggia (212%) e Lucca (205%).

Un quadro sui detenuti

Gli ultra quarantacinquenni, che nel 2010 rappresentavano il 26,1% dei detenuti, sono diventati il 42,2% nel 2024, quasi la metà della popolazione carceraria. Parallelamente, crescono anche i giovanissimi: dopo aver toccato il minimo del 5,8% nel 2022, sono risaliti al 6,4% e rappresentano addirittura il 10,4% degli stranieri detenuti.

Questa doppia tendenza crea sfide enormi: da un lato l’aumento della domanda sanitaria per i detenuti anziani, dall’altro la difficoltà di garantire percorsi specifici per i giovani adulti, spesso impossibilitati alla necessaria separazione dagli adulti per mancanza di spazio.

Il 2024 è passato alla storia come l’anno con il maggior numero di suicidi in carcere mai registrato: 91 casi, superando il precedente record del 2022. Nei primi cinque mesi del 2025 se ne contano già 33. Parallelamente, crescono tutti gli indicatori di sofferenza: autolesionismo (+4,1%), tentati suicidi (+9,3%), scioperi della fame (+35%), battiture (+39%) e rifiuto di rientrare nelle celle (+64%). Le aggressioni tra detenuti sono aumentate del 7%, mentre quelle verso il personale di polizia penitenziaria del 22%.

Il progetto INSIGHT: verso una narrazione più umana

In questo contesto, il progetto INSIGHT “Initiating New Standards in Journalism: Supporting (formerly) Incarcerated Groups with Honor and Tact” si propone di trasformare la rappresentazione mediatica del crimine, sostenendo la reintegrazione sociale degli ex detenuti. Attraverso quattro obiettivi strategici, il progetto mira a migliorare la rappresentazione mediatica delle persone ex incarcerate, sostenere la loro reintegrazione sociale, aumentare l’alfabetizzazione mediatica e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di rappresentare questi gruppi “con onore e tatto”.

Con attività che spaziano dalla formazione di 130 giovani rappresentanti dei media alla creazione di 28 storie collaborative tra giornalisti e persone coinvolte nel crimine, INSIGHT si propone di sfidare la narrativa convenzionale e promuovere un giornalismo più etico e rispettoso, contribuendo a ridurre i pregiudizi e favorire una società più inclusiva.

Volontaria del Servizio Civile con un background in giornalismo e comunicazione, attualmente sta completando la magistrale in Relazioni Internazionali. Appassionata di affari europei e geopolitica.