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Città sostenibile: il futuro dei centri urbani è senza macchine

Taxi a new york
Redazione

La città sostenibile del futuro è una città senza automobili. Ecco 7 città all’avanguardia che stanno vietando l’utilizzo di auto nei loro centri

 

Oggi più che mai è importante cambiare il nostro stile di vita seguendo linee maggiormente sostenibili. La città sostenibile del futuro, per adattarsi a questo cambiamento, dovrà fare a meno delle auto, dando un taglio netto alle  emissioni di gas inquinanti.

 

In questo articolo scoprirai di più su 7 città che stanno vietando le automobili nei loro centri.

 

1. Madrid, Spagna

Madrid città sostenibile

 

Il 30 novembre 2018 la capitale della Spagna definì il suo nucleo urbano come una “zona a bassissime emissioni“, eliminando la maggior parte dei veicoli a gas fabbricati prima del 2000 e i veicoli diesel realizzati prima del 2006 dal centro della città. Solo i proprietari in possesso di un posto auto designato e registrato in anticipo sono stati esclusi da questo provvedimento.

 

Questa misura vieta efficacemente a tutti i non residenti di guidare nel centro della città. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, il traffico è stato ridotto di un terzo nel primo giorno delle nuove restrizioni.

 

Entro il 2020 i regolamenti dovrebbero diventare ancora più severi. Alla fine del 2016, Madrid si è unita a Parigi, Atene e Città del Messico in un’iniziativa per eliminare completamente le auto diesel dalle loro strade entro il 2025.

 

 

2. Oslo, Norvegia: un ottimo esempio di città sostenibile

Opera House di Oslo

 

Dall’inizio del 2019, i parcheggi pubblici nel centro di Oslo sono ufficialmente inesistenti. Alcuni politici della città speravano di rimuovere completamente il traffico automobilistico, ma nel piano per eliminare completamente le emissioni di carbonio entro il 2030 ha preso piede un approccio meno drastico.

 

Per iniziare, la capitale, nonché città più grande della Norvegia, ha promulgato un piano per dare priorità ai pedoni e al trasporto pubblico, eliminando 700 posti auto – con eccezioni per le persone disabili e i lavoratori che necessitano strettamente di un’automobile – in tutto il centro città.

 

Gran parte del centro di Oslo è stato anche riadattato per ridurre al minimo o eliminare del tutto il traffico automobilistico, trasformando le strade una volta trafficate in viali pedonali amplissimi. Anche se esistono zone a traffico limitato, nelle altre aree è molto più probabile che si senta il suono del campanello di una bicicletta rispetto a quello di un motore acceso.

 

 

3. Amburgo, Germania

Ponte Amburgo città sostenibile

 

Amburgo, la città tedesca da 1,8 milioni di abitanti, sta ristrutturando il suo nucleo urbano per rendere più facile camminare e andare in bicicletta in tutto il centro città. L’obiettivo è quello di creare una “rete verde” in tutta la città nel corso di 20 anni.

 

Una rete in cui le automobili non sono consentite e che offre ai residenti e ai visitatori un facile accesso ai centri commerciali e agli uffici attraverso parchi collegati tra loro e altri spazi verdi, come campi sportivi e cimiteri. La città sta lavorando per coprire il 40% del suo spazio con questo piano e diventare un modello di città sostenibile entro il 2035.

 

La cosa più entusiasmante del piano di Amburgo è che mira a creare strade secondarie di trasporto dalla periferia verso il cuore della città che siano interamente percorribili in bicicletta o in altri modi ecologici.

 

Il piano dà priorità anche alle aree ricreative e ai terreni agricoli appena fuori dal centro città. L’obiettivo è di rendere possibile gli spostamenti da e verso i quartieri più lontani di Amburgo senza auto.

 

 

4. Gand, Belgio: la prima città sostenibile in Europa

 

Gand (Gent), la terza città più grande del Belgio, è una pioniera della trasformazione in città sostenibile. E’ infatti da ben 23 anni che la città ha completamente bandito le auto dal suo centro.

 

Nel 1996, il sindaco Frank Beke ha promulgato un divieto sulle auto in un’area del centro città di 35 ettari. Il cuore di Gand da allora è un’area percorribile a piedi o in bicicletta e gli ingorghi stradali del centro cittadino sono solo un ricordo del passato.

 

Il precoce sforzo di questa città si pone come modello per i centri urbani di oggi. Gand sta prosperando notevolmente.

 

 

Altre capitali che si stanno muovendo verso una nuova forma di città sostenibile 

Una manciata di città in tutto il mondo non sono ancora pronte a emettere divieti definitivi sui veicoli a motore, optando invece per “giorni senza auto” ufficiali. Parigi, Bogotà e Città del Messico hanno iniziato a farlo con successo. Queste città sono esempi lungimiranti di uno sforzo globale per limitare il traffico e il suo impatto ambientale negativo.

 

 

5. Parigi, Francia 

 

A Parigi, la prima domenica di ogni mese è designata come “giornata senza auto” all’interno del 1 °, 2 °, 3 ° e 4 ° arrondissement della città. L’iniziativa parte alle 10:00 e dura fino alle 18:00. Questo provvedimento è stato istituito dal sindaco Anne Hidalgo lo scorso ottobre, e si aggiunge a una misura precedente che vieta alle auto prodotte prima del 1997 di entrare nel centro città nei giorni feriali.

 

 

6. Bogotà, Colombia

colori bogota città sostenibile

 

Bogotà, la capitale della Colombia, va anche oltre e trasforma molte delle sue strade principali in passerelle senza auto ogni domenica, invece che solo una volta al mese. Ogni domenica mattina, a partire dalle 7:00 del mattino, le strade si animano di venditori, spettacoli musicali e di danza e biciclette – moltissime biciclette.

 

L’atmosfera, in questa nuova vita della città sostenibile, è così festosa che i residenti non vedono l’ora che le strade vengano chiuse alle macchine. Dopo le 14:00, le strade riaprono al traffico automobilistico, ma c’è comunque meno congestione di quanta non ce ne sia durante il resto della settimana.

 

 

7. Città del Messico, Messico

 

“Muevete en Bici” è il nome usato da Città del Messico per le sue domeniche senza auto, un’ode alle migliaia di biciclette che riempiono molte strade nel cuore della capitale messicana. L’iniziativa per diventare città sostenibile è stata messa in atto dal 2007 e, come a Bogotà, attira i residenti in centro per una giornata di baldoria a piedi.

 

 

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Fonte: Matador Network

Responsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile