I 10 siti del Patrimonio culturale più a rischio sopravvivenza 4 Dicembre 2018, 17:53 RedazioneE’ importante proteggere i siti del patrimonio culturale più a rischio sopravvivenza! Si rischia di perderli a causa di conflitti umani, urbanizzazione, calamità naturali o cambiamenti climatici L’organizzazione World Monuments Watch, ogni due anni, richiama l’attenzione sui monumenti più a rischio del mondo. Dal 1996, l’Osservatorio ha dichiarato ben 814 siti a rischio, con bisogno di interventi di conservazione e ha investito oltre 300 milioni di dollari nella raccolta fondi e tutela.Il World Monument Watch 2018 comprende 25 siti sparsi in tutto il mondo, appartenenti ad epoche e zone diverse. Alcuni sono di epoca preistorica, altri del XX secolo; alcuni si trovano in zone rurali, altri in centri urbani affollati. Dagli Stati Uniti all’Australia, Nessun paese è immune al problema. Il Buffalo Central Terminal di New York, ad esempio, è considerato un punto di riferimento architettonico in un disperato bisogno di riqualificazione, dall’altra parte del mondo, in Australia, un importante edificio di edilizia pubblica è esposto al rischio di demolizione. Indipendentemente da dove si trovino, ogni sito rappresenta una grande opportunità per la conservazione e l’impegno della comunità.Di seguito la lista di 10 siti storico-culturali che rischiano di scomparire: Governement House, Antigua and Barbuda Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Ott 20, 2018 at 7:32 PDTCostruita in stile tradizionale dell’India occidentale e risalente ai primi anni del XIX secolo, la Governement House è simbolo della democrazia nazionale e sede del governo di Antigua. Le condizioni meteorologiche avverse, tra cui le temperature elevate, la siccità, gli uragani e i terremoti, hanno però contribuito al recente decadimento dell’edificio. 2) Syrius Building, Sydney, Australia Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Lug 9, 2018 at 2:59 PDT L’edificio Sirius fu un progetto di case popolari per i membri della comunità, sfollati a causa della vicina riqualificazione del porto. Uno spettacolo iconico a Sydney, ora a rischio di demolizione in quanto gli immobili di Millers Point sono diventati molto ambiti. 3)Ramal Talca-Constitución, Chile Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Espacio4 (@talleres_espacio4) in data: Ago 18, 2018 at 5:25 PDTFu costruito tra il 1888 e il 1915, è stato nominato patrimonio nazionale nel 2007. Consiste in un tratto di ferrovia che collegava Talca al porto di Constitución, un tempo parte del sistema ferroviario cileno. Cadde in rovina alla fine del 1900. 4) Grand Theater, Prince Kung’s Mansion, Beijing, China Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Mar 19, 2018 at 2:54 PDTQuesta casa del XVIII secolo, apparteneva a Yixin, al secolo Prince Kung, statista e membro della famiglia imperiale Qing. Era la più celebre delle residenze reali di Pechino e da allora è usata come campus universitario e ufficio per agenzie governative. Nel 1978, è stato dichiarato patrimonio culturale e per questo protetto, è oggi considerata una delle residenze reali meglio conservate della Cina. 5)Eliyahu Hanavi Synagogue, Alexandria, Egypt Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Ago 13, 2018 at 2:18 PDTEliyahu Hanavi è una delle due sinagoghe rimanenti ad Alessandria, simbolo della diversità religiosa e storica dell’Egitto. Fu costruita nel 1805 e danneggiata durante l’invasione di Napoleone. Fu anche l’ultima sinagoga operativa in Egitto fino alla chiusura, nel 2012. Recentemente, sebbene il crollo del tetto lasci la sinagoga esposta agli agenti atmosferici, sono stati stanziati fondi di emergenza per ripararla. 6)Potager du Roi, Versailles, France Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Giu 14, 2018 at 2:12 PDT L’orto di 23 acri del Palazzo di Versailles, in Francia, è stato coltivato per oltre 300 anni e continua a donare grazia allo già spettacolare palazzo. Non beneficia, tuttavia, delle risorse turistiche del palazzo, in quanto separato dai principali giardini di Versailles. Tuttavia urgente è la richiesta di lavori di manutenzione. I sistemi di drenaggio danneggiati, le serre, le infrastrutture e i servizi per i visitatori devono essere, infatti, riparati prima che sia troppo tardi. 7)Lifta, Jerusalem, Israel Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Nov 1, 2017 at 2:25 PDTLifta è l’unico insediamento palestinese non ripopolato o distrutto dopo che i suoi abitanti furono sfrattati tra il 1947 e il 1948. Situato su terrazze ricoperte di alberi e arbusti, i resti rischiano di essere distrutti a causa della riqualificazione del territorio. 8)Amatrice, Italy Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Giu 15, 2018 at 2:06 PDT Il 24 agosto 2016, un terremoto ha colpito la città italiana di Amatrice, causando 229 morti e 400 feriti e obbligando il sindaco a dichiarare in conferenza stampa la straziante verità: “La città non c’è più”. Amatrice, così come i tanti borghi delle varie regioni dell’Italia centrale rimangono ad oggi un cumulo disabitato di macerie. Molti sperano, tuttavia, in un’eventuale ricostruzione e rilancio del territorio 9) Cerro de Oro, Cañete Valley, Peru Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da World Monuments Fund (@worldmonumentsfund) in data: Nov 8, 2017 at 1:48 PSTA sud di Lima, il famoso sito archeologico del Cerro de Oro ha subito razzie e soffre perennemente di incuria. Nonostante siano anche stati scoperti resti di un insediamento risalenti al 550, e varie reliquie funebri, la continua intrusione illegale e il saccheggio mettono a dura prova il sito e rischiano di mettere in pericolo qualsiasi futura scoperta significativa. Fonte: Matador network Alessandra CampanariResponsabile editoriale di Scambieuropei e coordinatrice delle piattaforme digitali. Da sempre interessata ai viaggi e al mondo della mobilità giovanile Studio e lavoro all'estero?La tua occasione è dietro l'angolo!Le nostre migliori offerte per l'estero nella tua mail: Lavoro, Stage, Borse di Studio, Concorsi, SVE, Scambi culturali e tanto altro!Iscriviti alla NEWSLETTER di Scambieuropei INVIA